Mario Ciancio Sanfilippo, fra le altre cose, è editore della Gazzetta del Mezzogiorno. Nelle scorse settimane ci eravamo già occupati del caso (.https://www.noinotizie.it/17-02-2015/mafia-chiuse-le-indagini-sulleditore-della-gazzetta-del-mezzogiorno-quei-circa-53-milioni-di-euro-in-svizzera/). Di seguito la notizia dell’agenzia askanews:
La Procura di Catania ha depositato presso la cancelleria del gip etneo la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, ipotizzando il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. La designazione del giudice, non ancora effettuata, avverrà secondo le previsioni tabellari.
L’editore, che è anche direttore del quotidiano La Sicilia, ha commentato confermando la sua “piena fiducia” nella giustizia, ma osservando di sentirsi “certamente turbato, amareggiato per le accuse” che gli sono state rivolte. Ciancio si è detto anche “indignato per vedere messa in discussione l’onorabilità, l’onestà, della mia famiglia e quella del mio giornale. Turbato, amareggiato, indignato e innocente. E pronto a dimostrarlo”. (ASKANEWS)
(foto home page: fonte la rete)
Ora mi chiedo poichè viene messa in discussione l’onorabilitá, uno dei requisiti principali per lavorare con il pubblico, non dovrebbero essere sospesi i 79 mila euro, settantanovemila euro, di pubblicitá acquistata dalla regione per la sensibilizzazione alla raccolta differenziata?
vedi
https://www.noinotizie.it/26-03-2015/regione-puglia-un-milione-di-euro-per-pubblicita-sulla-raccolta-differenziata/
(commento moderato in questa parte)