Brindisi: ai domiciliari con la convivente? Meglio il carcere

Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:

I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Brindisi, nell’ambito di servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dell’uso e spaccio della droga, hanno tratto in arresto in flagranza di reato GIANNELLI Vincenzo, classe 1982 del posto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, poiché trovato in possesso di 6 dosi di hashish, sottoposte a sequestro.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito GIANNELLI Vincenzo è stato posto agli arresti domiciliari.

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I carabinieri della stazione di Brindisi Centro hanno tratto in arresto PERTOSA Nicola, classe 1982 del posto, in atto sottoposto agli arresti domiciliari. Costui ha rifiutato il regime detentivo impostogli per incompatibilità con la convivente.

PERTOSA Nicola, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Brindisi.

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I carabinieri della stazione di San Donaci, nel corso di un’attività investigativa sviluppata in sinergia con il personale della stazione CC di Guagnano (LE), hanno deferito in stato di libertà D.P.C., classe 1987 e V.S., classe 1982, entrambi del posto, per ricettazione in concorso.

I militari, in seguito a una perquisizione presso i locali di una masseria in contrada Cucci, appartenente a un’azienda agricola del luogo, hanno rinvenuto nella disponibilità dei predetti, il seguente materiale risultato rubato lo scorso 6 maggio a un imprenditore agricolo di Campi Salentina (LE):

– un trattore agricolo, munito di relativo aratro;

– una saldatrice, priva di marca e matricola;

– due decespugliatori;

– una motozappa priva di marca e matricola;

– una scopatrice agricola per le olive;

– una saldatrice professionale a filo continuo;

– una serra da banco;

– due biciclette;

– varia attrezzatura per la lavorazione meccanica.

Nel medesimo contesto è stata rinvenuta anche un’autovettura Alfa Romeo 147, asportata l’11 marzo 2015 a un operaio, sempre di Campi Salentina (LE).

I beni rinvenuti sono stati restituiti ai legittimi proprietari.