Il tribunale amministrativo della Puglia si è riservato la decisione, dopo circa due ore di discussione. Il ricorso che potrebbe perfino mettere a rischio lo svolgimento delle elezioni regionali del 31 maggio è ancora, dunque, pendente. Lo ha presentato Adriana Poli Bortone, candidata alla presidenza: vuole l’annullamento della scheda elettorale. Chiede anche la sospensiva, oltre alla discussione di merito. La Poli Bortone si sente penalizzata, per come è strutturata la scheda, tanto da mettere (è la tesi posta dall’avvocato Fabrizio Lofoco, legale della candidata) in una posizione di evidente vantaggio altri candidati. Contro il ricorso della Poli Bortone hanno presentato istanza di inammissibilità sia Francesco Schittulli che Michele Emiliano. Il quale, fra l’altro, evidenzia come un eventuale accoglimento dell’istanza della candidata, metta a repentaglio la consultazione del 31 maggio: le tipografie incaricate della stampa delle schede avrebbero già esposto (sottolinea Emiliano) l’impossibilità a rifare il lavoro in tempo.
Una ordinanza, questione di ore dunque, oppure un altro tipo di provvedimento, è ciò che dovrà scegliere di emettere il presidente del tribunale amministrativo, Pasca. Fra l’altro, il legale di Adriana Poli Bortone ha eccepito un rito diverso da quello per la materia elettorale, che impone di decidere entro 72 ore.