Secondo l’Ocse, organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo in Europa, il tasso di occupazione giovanile in Italia è calato dal 64,33 per cento del 2007 al 52,79 per cento del 2013. Significa un calo di quasi 12 punti percentuali, per l’occupazione in età compresa fra i 15 e i 29 anni. Questo dato pone l’Italia al penultimo posto nella graduatoria fra i Paesi aderenti all’organizzazione: va peggio solo in Grecia. Nel dato terribile ce n’è uno specifico, risalente ai giorni scorsi, relativo alla Puglia: con il 58,1 per cento di disoccupazione giovanile è fra le dieci regioni peggiori dell’Unione europea e, fra le italiane, solo la Calabria sta messa peggio.