I capi di abbigliamento, o accessori, come pantaloni e pantofole, erano stati sequestrati dalla Guardia di finanza in varie operazioni al porto di Bari. Dopo i decreti di sequestro, e ottenuto il via libera dall’autorità giudiziaria, la Guardia di finanza ha devoluto quei capi sequestrati, circa cinquantacinquemila, a enti e associazioni operanti nel capoluogo e nella provincia (ora si chiama città metropolitana) barese.