Sono 26, fra docenti, impiegati, studenti, aspiranti ad esserlo. A Bari, il giudice per l’udienza preliminare Michele Parisi ha disposto nei loro confronti il rinvio a giudizio con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa nei confronti della pubblica amministrazione. I casi sono quelli dei test di ammissione alle università di Bari, Foggia, Napoli e Verona, nel 2008 e nel 2009. Si ipotizza che per passare il test venissero pagati anche trentamila euro; secondo l’accusa, a chi pagava era resa disponibile una sala con computer e accessi telematici per la realizzazione delle prove. Quattro persone, all’epoca studenti, hanno patteggiato pene fra nove mesi e un anno di reclusione.
Il processo inizierà il 6 marzo. Saranno, fra gli altri, processati tre uomini che vennero arrestati a luglio dello scorso anno in un’operazione della Guardia di finanza: Felice Roberto Grassi, che era all’epoca dei fatti direttore del dipartimento di odontostomatologia dell’università di Bari; Andrea Ballini, informatico impiegato dell’ateneo barese; Francesco Miglionico, odontotecnico di Altamura, laureando (all’epoca) in odontoiatria. Fra l’altro Miglionico era anche assessore comunale alle Attività produttive, appunto ad Altamura.