Tre giorni fa a Maruggio, un ragazzo italiano picchiato da tre extracomunitari. Un episodio di violenza che, seguito da quanto accaduto nel capoluogo, testimonia come la violenza non abbia confine. Con un’aggravante, stavolta: tre ragazze, forse per una libera (arbitraria) interpretazione della parità di genere.
Lei ha 19 anni, è di origine brasiliana e vive a Taranto da otto anni. Suo padre, tarantino, ha denunciato quanto accaduto alla figlia: vicino a un negozio, in pieno centro della città ionica, la ragazza stava parlando al telefono con la mamma, brasiliana che pure vive a Taranto. Stavano parlando in portoghese. Tre ragazze, coetanee suppergiù, di quella impegnata al telefono, sentendola parlare, prima le hanno detto (secondo quanto denunciato) in maniera greve che lei, straniera di m…, avrebbe dovuto lasciare l’Italia. Poi è iniziato il pestaggio. La ragazza racconta a “La Repubblica” il fatto gravissimo accaduto: ritiene che sia stato per il colore della sua pelle. E dice: siamo tarantini e mia madre parla italiano meglio di Salvini.
