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È morto Alessandro Morricella, vittima di incidente sul lavoro all’Ilva di Taranto L'operaio 35enne, di Martina Franca, era ricoverato al policlinico di Bari. Lunedì era stato investito da un getto di ghisa incandescente. Fiom: in caso di accertata responsabilità ci costituiremo parte civile. Bentivogli (segretario nazionale Fim Cisl): "inaccettabile morte sul lavoro". Chiarelli: la fabbrica non può dispensare solo morte e malattia

alessandro morricella

alessandro morricellaAggiornamento a questo link:

https://www.noinotizie.it/12-06-2015/ilva-morte-delloperaio-alessandro-morricella-quattro-indagati/

Dopo più di tre giorni di agonia, Alessandro Morricella è morto al policlinico di Bari. Il decesso alle quattro meno dieci, oggi pomeriggio, secondo quanto comunicato da fonti sindacali. Morto nel giorno in cui si commemorano le vittime del lavoro e del dovere.

Era ricoverato in rianimazione da lunedì sera, Alessandro Morricella: le sue condizioni erano disperate, era chiaro sin da subito, da quando cioè un getto di ghisa incandescente gli aveva devastato il corpo, con ustioni di terzo grado praticamente ovunque. Inizialmente ricoverato al “Ss. Annunziata” di Taranto era stato trasportato al policlinico del capoluogo pugliese, per l’estrema gravità della situazione.

Il 35enne di Martina Franca, operaio dell’Ilva di Taranto, ha subìto l’incidente rivelatosi letale, mentre era intento a fare il suo lavoro, controllare appunto la temperatura della ghisa, nell’altoforno 2 del siderurgico tarantino. La temperatura della ghisa incandescente può arrivare anche a 1600 gradi, nel cuore del contenitore di fusione.

Alessandro Morricella lascia moglie, insegnante precaria alla scuola “Chiarelli” di Martina Franca, e due bambine, di 6 e di 2 anni.

Oggi, la giornata in cui si commemorano le vittime del lavoro e del dovere, si ricordano altri due operai Ilva, Paolo Franco, 24 anni, di San Marzano, e Pasquale D’Ettorre, 27enne di Fragagnano, deceduti il 12 giugno 2003 perché travolti da una gru. Oggi, nella giornata della memoria, la morte di Morricella e anche quella di un operaio salentino, Oronzo Galasso, 51enne di Torre Santa Susanna (ne abbiamo dato notizia in un altro articolo) caduto da un’impalcatura a Erchie. E anche il ferimento grave di due operai di Bitonto, caduti da un montacarichi, e l’assurda aggressione al capotreno di Milano, il 31enne di Foggia ferito con un machete da un gruppo di sudamericani. Due arrestati e, per il giovane pugliese, otto ore di intervento per tentare di salvare il braccio dall’amputazione.

Di seguito un comunicato diffuso dal deputato Gianfranco Chiarelli; a seguire un comunicato diffuso da Mauro Faticanti, coordinatore nazionale siderurgia Fiom, e a seguire un comunicato diffuso dalla Fim Cisl e riferito a una dichiarazione del segretario nazionale Marco Bentivogli:

La circostanza dell’essersi verificato nella giornata in cui si ricordano le vittime del lavoro, rende ancora più tragica, quasi beffarda,  la notizia della morte del giovane operaio Ilva, Alessandro Morricella, avvenuta proprio oggi, a seguito di incidente sul lavoro, accaduto in Ilva lunedì scorso.  In questo momento ritengo che l’unico pensiero debba andare alla famiglia, alla moglie e alle due piccole figlie, a cui mi unisco con pensieri di vicinanza e cordoglio. Non mi sottrarrò però nei prossimi  giorni ad una attenta riflessione su questo ennesimo grave lutto che colpisce la nostra comunità, quella di Martina Franca in particolare. Una riflessione che noi tutti che abbiamo responsabilità istituzionali e politiche siamo chiamati a fare, rispetto al futuro di una fabbrica che non può continuare a dispensare solo morte e malattia.

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Non ce l’ha fatta Alessandro Morricella, l’operaio rimasto rimasto ferito a seguito di un incidente avvenuto nei giorni scorsi all’Ilva di Taranto.

È deceduto a seguito delle gravi ustioni riportate a solo un anno dall’ultimo incedente mortale accaduto sempre all’Ilva ai danni di un lavoratore di una azienda dell’appalto.

Una morte che, come tutte andava e doveva essere evitata. Ora l’azienda risponda rispetto alle cause dell’incidente e alle procedure da modificare in quella precisa operazione produttiva dove si è verificato l’incidente.

La Fiom preannuncia che si costituirà parte civile nel caso dovessero emergere responsabilità che gli organi preposti dovranno accertare.

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Abbiamo appreso una notizia dolorosissima, Alessandro Morricella il giovane ragazzo dell’Ilva di appena 34, che lunedì scorso aveva subito pesantissime ustioni di terzo grado colpito da getto di ghisa, non ce l’ha fatta.
Vogliamo che sia fatta chiarezza sulla dinamica di questo incidente mortale, affinché non si ripeta mai più.
Alessandro lascia la moglie e due figli di 6 e 2 anni.
Tutti i metalmeccanici della Fim Cisl si stringono attorno alla sua famiglia ed esprimono il più profondo cordoglio.

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