Andrea Lumino, responsabile territoriale Slc-Cgil, spiega: “Teleperformance ci annuncia l’avvio del processo di societarizzazione. Sono 25 giorni di battaglia che avremo davanti: non abbiamo ceduto al ricatto, non abbiamo intenzione di cedere successivamente. Le istituzioni non stiano a guardare: 2000 posti di lavoro a Taranto sono un’ecatombe per tutti. Noi siamo subito pronti”. Da oggi il volantinaggio, da domani lo sciopero, fino al 14 giugno l’agitazione a singhiozzo con questa modalità: “i lavoratori, rispetto alle loro turnazioni, possono scioperare uscendo dall’azienda due ore prima della scadenza del turno. Esempio: se lavoro dalle 10 alle 18,30 esco alle 16,30 e le ultime due ore sono di sciopero. Forza ragazzi”. L’azienda del call-center, nel vertice di Roma, ieri ha illustrato ai sindacati la situazione dal suo punto di vista: Roma e Taranto sono in situazione debitoria, Fiumicino va bene. Roma e Taranto vanno in una newco e, aggiungiamo noi, succeda quello che deve succedere. Ovvero, a rischio più di duemila posti di lavoro, solo a Taranto dove Teleperformance, per forza lavoro, è seconda soltanto all’Ilva.
(cliccare sull’immagine per ingrandirla)
4 giorni di sciopero = 4 giorni di respiro per chi viene tartassato di telefonate dalla mattina sera per Sky, Tim, ecc ecc!