Il capotreno, 31 anni, residente a Milano con la moglie e il loro bambino. Originario di Foggia, il capotreno, che potrà, dice lui stesso, “continuare ad abbracciare il mio bambino”. I medici glihanno infatti salvato il braccio, che era stato tranciato di netto con un colpo di machete. Talmente netto, il taglio, che è stato una sorta di fortuna nella disgrazia, perché ha consentito ai chirurghi di riattaccare alla perfezione l’arto, dopo otto ore di un’operazione complicatissima. L’altro ieri sera, il capotreno, con un collega, fu aggredito da un gruppo di latinoamericani: due di loro sono stati arrestati, sono entrambi salvadoregni e si ritiene uno dei due essere il feritore materiale del capotreno. La cui unica colpa è stata quella di chiedere il biglietto. I latinoamericani, secondo gli investigatori, fanno parte di una gang che ha la sua base, appunto, nel continente americano ed è considerata la più violenta del mondo.