Dalle indagini che prendono corpo nel corso delle ore, sembra entrarci molto l’indagine Clean game, della Guardia di finanza di Lecce. Operazione dello scorso febbraio, in materia di racket dei videopoker. Fra i 135 indagati c’era anche Dominique Scarfone. Cioà, l’uomo morto ieri nell’incendio della villetta a Mesagne, abitazione di cui è proprietario Maurizio Tanzarella, residente al nord. Dominique Scarfone, calabrese di Rosarno, 44enne, a sua volta, era considerato dagli inquirenti annoverato nell’organizzazione criminosa di controllo del racket nel settore dei videiopoker, anche a Modena. Ancora: Dominique Scarfone venne arrestato dalla polizia sette anni fa, per un presunto giro d’usura da venti milioni di euro. Da questi elementi, chi indaga sull’incendio alla villetta di Mesagne, di ieri, inizia a farsi idee diverse da quella dell’incendio legato a uno sfratto imposto da Tanzarella a Scarfone e all’altro calabrese Girolamo Gullace, 25enne di Gioia Tauro sopravvissuto all’incendio e fermato dalla polizia.