rendimentogold

basilepiccolo

Eclisse

cosmo energy


I duecentomila euro ai dirigenti comunali: i rischi per le tasche di sindaco e consiglieri Martina Franca: intanto i soldi sono già andati

palazzo ducale

Quello che segue è il comma 2, e (lo si intuisce) corredato anche della lettera a), dell’articolo 183 della legge 267/2000. Il testo unico sugli enti locali, poi integrato con una legge del 2007. L’articolo 183 rientra nel capitolo spese, legate al bilancio di un ente locale.

Vediamo cosa dice l’articolo 183 comma 2:

Con l’approvazione del bilancio e successive variazioni, e senza la necessità di ulteriori atti, è costituito impegno sui relativi stanziamenti per le spese dovute:

a) per il trattamento economico tabellare già attribuito al personale dipendente e per i relativi oneri riflessi;

eccetera. Di particolare importanza per la vicenda specifica, la lettera c) di quel comma.

Cioè, mettendoli in bilancio, risultano già impegnati i soldi per il personale.

Rapportiamo la cosa a quanto accade da qualche ora a Martina Franca. I soldi ai dirigenti comunali, anche in maniera retroattiva, sono erogati proprio in virtù degli inserimenti nei bilanci. E, per la maniera retroattiva, sono erogati perché erano nei bilanci del passato.

Adesso, già liquidati ai dirigenti, quei soldi forse non sono tutti dovuti. Quelli del passato, per lo meno. Tant’è che il sindaco ieri si è affrettato a chiedere l’immediata sospensione delle erogazioni. Già avvenute. Bisogna sperare, dal punto di vista del sindaco e di tutti i consiglieri comunali che diedero il via libera ai bilanci da cui le somme in questione sono state attinte, che i dirigenti facciano i buoni e che restituiscano i soldi, magari mettendoli tutti nel frigo e scongelandoli, con la riconsegna ai dirigenti, una volta appurato che quelle somme sono tutte dovute.

Perché se non dovessero rivelarsi fondati, quei pagamenti, in linea per il momento solo teorica ma è bene che nessuno sottovaluti il problema, qua rischiano proprio il sindaco e gli altri che con lui votarono i bilanci. Torniamo a quell’articolo 183: costituisce un impegno, è un valore autorizzativo. E se dovesse essere stato votato un impegno infondato, e se i soldi non si riuscisse a recuperarli, qualcuno deve rimetterceli. Questo è l’aspetto molto molto pericoloso, dal punto di vista delle tasche di sindaco e consiglieri che votarono i bilanci in questione. Oltretutto, sia il consuntivo 2011 sia il preventivo 2012, erano gravati dal parere negativo dei revisori dei conti (il vecchio collegio) e insomma, quei duecentomila euro circa, adesso sono una bomba a orologeria per l’ambito comunale di Martina Franca e per chi votò quel bilancio.

Molto opportunamente il sindaco ha evidenziato la necessità di risalire a eventuali errori che possano avere messo l’ente a rischio sul piano patrimoniale (ci ha messo pure l’immagine, Ancona, ma in questo momento è un problema oggettivamente secondario). Perché se non agisce con rigore rischia lui. E con lui, un’altra dozzina di persone.

Non si sottovaluti la vicenda: il precedente dei dirigenti del passato è lampante, al riguardo. Un precedente del tipo tu me li hai dati, io me li sono presi (legge 267/2000 articolo 164, comma 2: Il bilancio di previsione annuale ha carattere autorizzatorio, costituendo limite agli impegni di spesa, fatta eccezione per i servizi per conto di terzi.).

. E si guardi, a distanza di anni e anni, che razza di contenzioso deve sostenere il Comune per andare a recuperare quelle somme.

LONA


allegro italia


eventi nel salento




Articoli correlati

7 Comments

  1. Amministrazione Ancona: mi hanno riferito, (perchè la città non ha più la possibilità di vedere le immagini del consiglio in TV) che una consigliera del PD ha fatto riferimento alla deliberazione della Corte dei Conti n. 157 della Puglia del 2010. Un altro consigliere in precedenza ha fatto riferimento alle note della Ragioneria dello Stato relative all’ispezione. Il contenuto dei documenti citati riguardano il Comune di Martina Franca non un altro comune. Le cose che sono state scritte hanno una certa valenza. Il tutto è stato scritto sulla base degli adempimenti posti in essere dall’organo di controllo dei revisori dei conti in carica all’epoca. Ho l’impressione che quando si deve fare riferimento al passato il contenuto delle note e delibere in questione hanno valore e poi ci si dimentica che lo stesso contenuto vale anche per il presente. Non si può far pagare alla città la superficialità dei consiglieri comunali, della giunta, del sindaco e dei dirigenti. Qui si sta perdendo tempo e si stanno commettendo gravi errori con danni che i cittadini sono stufi di dover pagare. E’ ora, Sindaco, di fare la scelta: se si è in grado di risolvere i problemi rimanga, altrimenti le suggerirei di dimmetersi. Così, come ha detto qualcuno, le hanno pisciato sulle scarpe e penso che, per lei, non sia molto dignitoso. Ma hanno pisciato anche sulle scarpe di Lasorsa, di Martucci, di Scialpi, di Micoli, di Caroli, che la storia la conoscono bene.

    1. Direttore, ritengo che la questione sia prevista dalla lettera C) dell’articolo sopra indicato che lei non ha riportato: “2. Con l’approvazione del bilancio e successive variazioni, e senza la
      necessità di ulteriori atti, è costituito impegno sui relativi stanziamenti per
      le spese dovute:
      a) per il trattamento economico tabellare già attribuito al personale dipendente e per i relativi oneri riflessi;
      b) per le rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti, interessi di preammortamento ed ulteriori oneri accessori;
      c) per le spese dovute nell’esercizio in base a contratti o disposizioni di legge.”
      La mia valutazione è legata alla MANCANZA DI CONTRATTO DECENTRATO INTEGRATIVO da sempre nel comune di Martina.
      L’iter corretto da seguire è il seguente: costituzione del fondo per il finanziamento della retribuzione di posizione e della retribuzione di risultato, pesatura delle posizioni dei singoli settori, redazione dell’ipotesi di contratto decentrato integrativo in delegazione trattante, trasmissione dell’ipotesi ai revisori dei conti entro 5 giorni dalla consclusione dell’ipotesi, restituzione dell’ipotesi certificata dai revisori entro 15 giorni, presa d’atto della Giunta del contratto decentrato integrativo. A me risultano solo le prime 2 fasi, le altre non risultano. Mi risulta anche non corretta la costituzione del fondo per somme pari a circa 100.000,00 euro in più.

  2. Caro Sindaco,
    penso proprio che, se vuole arrivare a mangiare il panettone (come dicono a Milano…), questa volta non può limitarsi a sbraitare nelle stanze di Palazzo Ducale: qualche testa deve saltare, chi ha sbagliato deve pagare.(commento moderato in questa parte)

  3. Peccato!!! Tutto il lavoro fatto da Mariella e dal precedente collegio dei revisori sta andando a p…..e (perduto). Cosa racconteranno gli attuali amministratori ai propri figli? Di essere stati incapaci di completare la pulizia iniziata?

  4. Caro Cosimo,
    fino ad oggi hanno raccontato favole a tutti i martinesi….penso che non abbiano granché altro da raccontare perché intanto stanno tutti “…felici e contenti”: dirigenti (commento moderato in questa parte) amministratori (commento moderato in questa parte) e controllori (commento moderato in questa parte). E’ la favola di natale a Palazzo Ducale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *