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Ilva: “uno schiaffo alla memoria di Alessandro Morricella”. Lo strano destino dell’altoforno 2 di Taranto, dallo spegnimento alla rimessa in funzione Infuria la polemica. Peacelink vuole ricorrere alle autorità dell'Unione europea, il ministro Galletti invita a pensare ai quindicimila posti di lavoro. Perrini chiede confronto con i commissari

alessandro morricella

Quando dice che la speranza è l’ultima a morire. Altoforno 2 dell’Ilva di Taranto destinato allo spegnimento, domani. Lo ha deciso la magistratura, dato il sequestro senza facoltà d’uso, dopo la morte dell’operaio Alessandro Morricella, 35enne di Martina Franca. Lo ha deciso la magistratura: si deve chiudere. Ma, quando tutto sembra ormai perso, ecco il provvidenziale decreto-legge del governo, in extremis, venerdì sera con pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale ed entrata in vigore ieri: l’altoforno 2 del siderurgico di Taranto va avanti. Così, nelle ultime ore, si è dato luogo alle procedure per potenziare, di nuovo, l’alimentazione dell’impianto che sarà in grado, presumibilmente, di essere alla potenzialità massima domani. Domani, che sarebbe stato il giorno dello spegnimento. Il governo ha reso carta straccia il provvedimento della magistratura. Andiamo bene. Il ministro dell’Ambiente, Galletti, dice che per una valutazione della vicenda si deve pensare ai quindicimila lavoratori che potranno continuare a lavorare. Peacelink, associazione ambientalista, al contrario vuole ricorrere alle istituzioni dell’Unione europea per evidenziare l’accaduto: la magistratura dice una cosa, poi arriva il governo che cambia le regole del gioco. Il Wwf critica fortemente ciò che ha fatto il governo. Renato Perrini, consigliere regionale della Puglia, chiede un incontro urgente ai commissari dell’Ilva. Il partito della rifondazione comunista, parla della necessità di una riforma radicale, “basta con le pezze” per rattoppare un sistema che non va più. Rosa D’Amato, eurodeputata M5S, parla di “schiaffo alla memoria di Alessandro Morricella”. All’Ilva, in quindicimila, continuano a lavorare, come ricorda il ministro, per lo stop evitato: ma all’Ilva, uno ci è morto, in quell’impianto, in (o per) quell’impianto.


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