Un provvedimento di estrema importanza per la sicurezza. Lo ha preso la giunta comunale di Martina Franca. Nei giorni scorsi, analoga operazione era stata fatta a Cisternino. Di seguito il comunicato diffuso dall’amministrazione comunale di Martina Franca:
L’Amministrazione Comunale ha approvato, nei giorni scorsi, la delibera relativa all’acquisto di tre defibrillatori, anche pediatrici, da collocare nelle strutture sportive Palawojtyla, Campo Angelo Fasano, in contrada Cupa, e Campo Pergolo.
Si tratta di un provvedimento fondamentale per la salute dei ragazzi che, a centinaia, frequentano le strutture sportive citate. La tecnologia prescelta è quella che ne permette l’utilizzo sia sugli atleti adulti sia sui bambini, mediante un sistema d’utilizzo ad hoc. Inoltre, il decreto Balduzzi, diventato legge il 20 luglio 2013, prevede all.art 5, l’obbligo a carico delle Società sportive di dotarsi di un defibrillatore semiautomatico, o, in alternativa, in caso di utilizzo comune di una struttura, ne prevede l’acquisto congiunto. L’ Amministrazione, per andare incontro anche economicamente alle Società, ma soprattutto per stimolare la pratica in sicurezza degli sport, ha deciso di acquistare i tre defibrillatori e di donarli alle società in comodato d’uso gratuito in base agli orari d’allenamenti e delle gare, con il solo adempimento di indicare, ai fini dell’accesso alle nostre strutture sportive, un addetto all’utilizzo che abbia un certificato o un riconoscimento.
“Anche in questo settore l’Amministrazione comunale – ha evidenziato Aldo Leggieri, presidente della Commissione Sport, Tempo Libero, Cultura e Pubblica Istruzione – si distingue per disponibilità e sensibilità nei confronti dei giovani martinesi che praticano le varie discipline sportive con passione e impegno”.
“In questo modo la nostra Amministrazione – ha dichiarato Stefano Coletta, assessore allo Sport – continua a puntare su Martina città dello sport, e non lo fa semplicemente organizzando manifestazioni, collaborando con le società o richiedendo finanziamenti. Lo fa anche investendo sullo sport, sulla sicurezza degli atleti e dei nostri bambini. Esempi illustri di pericolose dimenticanze o mancato utilizzo dei defibrillatori ce ne sono tanti, in ultimo il calciatore PierMario Morosini, deceduto durante la gara Pescara – Livorno, sulla quale è stata aperta un’inchiesta per capire se l’utilizzo del defibrillatore avrebbe o meno aiutato il calciatore. Proprio questo evento fu il motivo dell’accelerazione del Ministro dell’epoca, Balduzzi, nella redazione della Legge che ne prevede l’obbligo”.