Cassa integrazione pagata dall’Inps e lavoratori che comunque andavano a lavorare. E venivano pagati, in nero, con le rendicontazioni nascoste nelle sedi aziendali: in un caso sono state trovate nell’intercapedine di uno showroom. Secondo la Guardia di finanza, tenenza di Casarano, era stata messa su una frode fiscale molto articolata, ai danni dell’Inps e con un’evasione da otto milioni di euro. Quarantuno denunciati. Secondo l’accusa,venivano certificate crisi aziendali in realtà inesistenti. L’ammontare della truffa, stando all’accusa, è così suddiviso: indebita percezione di contributi pubblici per 171mila 433,14 euro; cessione (cosa che per quattro denunciati si configura in accusa di frode fiscale) di beni “in nero” per otto milioni 71mila 273 euro, con evasione di imposte sui redditi per due milioni 909mila 818 euro, e di Iva per un milione 650mila 4 euro, per un totale di imposte non pagate di 4559022 euro.