Durante la sua visita, cercheremo di dimostrare al commissario la validità, oltre alla convenienza economica, ambientale e sociale, per combattere il disseccamento degli ulivi, di pratiche alternative alle eradicazioni di massa e all’uso massiccio di pesticidi chimici”.
Nella richiesta di parere si invita l’Efsa a esprimersi anche “sull’uso alternativo di tutte le sostanze attive previste dalla normativa europea nella produzione agricola biologica per il controllo dei vettori batterici sugli ulivi e altre piante ospiti”.
“Ci sono già studi scientifici e casi concreti in Puglia – ha spiegato D’Amato – che dimostrano la validità dell’uso di metodi e sostanze dell’agricoltura biologica per contrastare fenomeni come il disseccamento degli ulivi. Quello che non è dimostrato, invece, è l’efficacia delle misure estreme, secondo la logica dell’eradicazione del batterio, decise dal governo e dall’Ue”.
“Ringrazio tutti i colleghi, tra cui gli eurodeputati italiani, che hanno sostenuto la nostra richiesta. La difesa del futuro dell’agroalimentare pugliese non ammette divisioni, e sono lieta che in questo caso si siano evitati inutili e dannose contrapposizioni d’interessi di parte, per far prevalere l’interesse generale della nostra Regione”.