Confisca di beni per quattro milioni di euro al padre, Ciro; per un milione 800mila euro al figlio, Oscar. I due Cannone sono stati oggetto del provvedimento eseguito dalla Guardia di finanza in applicazione della normativa antimafia nei confronti dei due brindisini. In particolare ad Oscar Cannone è stata confiscata un’azienda operante nel settore delle materie plastiche, ciò al termine di un’indagine andata avanti per oltre un anno e riguardante anche l’ipotesi di riciclaggio di denaro in paradisi fiscali, vedi Bahamas, principato di Monaco e San Marino, come comunica la Guardia di finanza). Al padre Ciro, già condannato per contrabbando di sigarette, confiscate due aziende, conti correnti, immobili, veicoli, denaro contante, in dollari e lire (dice la Guardia di finanza: più probabile si tratti di euro). Tutto ciò entra a far parte del patrimonio dello Stato, come stabilito, nei confronti di Ciro Cannone considerato a capo di un’organizzazione di contrabbandieri, con sentenza di Cassazione risalente allo scorso dicembre.