L’amministrazione comunale di Martina Franca aveva scelto di affidare al politecnico di Bari il progetto per il documento programmato preliminare. Provvedimento riguardante l’urbanistica, delega che, fra l’altro, il sindaco attualmente in carica ha tenuto per sé. L’Ordine degli architetti della provincia di Taranto presentò un ricorso e al tribunale amministrativo regionale ebbe la peggio. Ma al Consiglio di Stato, nel procedimento definitivo, hanno vinto gli architetti. Soccombente, e condannato, il Comune di Martina Franca che fra una cosa e l’altra, paga 9354,43 euro complessivi, per la scelta amministrativa rivelatasi sbagliata. Il punto è che non paga mica il sindaco di tasca sua, o l’assessore all’Urbanistica (cioè, sempre il sindaco) di tasca sua, o il dirigente comunale e via discorrendo. No, quella scelta amministrativa sbagliata provoca una spesa di quasi diecimila euro da prendere dalle casse comunali. Cioè, i soldi dei cittadini. Il sindaco e gli altri hanno sbagliato e pagano i cittadini. La ratifica del consiglio comunale, senza nessuna levata di scudi, ha dato il definitivo via libera al pagamento e la determina dell’ufficio competente è il provvedimento che sancisce quella spesa. Uno sbaglia, pagano anche tutti gli altri che non c’entrano niente con quella scelta sbagliata. Comodo così, no?
albopretorio_000007063_002_cde_s02_130922 Architetti
Quando uno lavora o compie degli atti deve mettere in conto di incorrere in errori. E’ un po’ come il caso dei grillini che hanno rifiutato l’assessorato regionale all’ambiente per non prendere delle scelte coraggiose (anche la chiusura dell’Ilva) risultando più facile fare i professorini. Probabilmente avrei gridato allo scandalo se il comune avesse affiato l’incarico al primo geometra o architetto di passaggio. Così non è stato perché era stato affidato dal comune ad un istituto di sicuro valore quale il politecnico. E onestamente avrei preferito tale scelta perché mi avrebbe dato più garanzie in termini di potenziali conflitti di interesse.
Grazie per il suo intervento. Ma che la cosa fosse difficoltosa, tanto da rivelarsi alla fine impossibile, si sapeva dall’inizio. Una forzatura che è frutto di una precisa scelta (sbagliata) di uno, o di pochi, pagata da tutti. Non va bene. (agostino quero)