Alla corte di Filippo d’Angiò. Quarta edizione del corteo storico angioino a Martina Franca. Manifestazione organizzata dall’associazione Amici della Franca Martina. Partenza alle 20 da piazza Maria Immacolata, arrivo in piazza D’Angiò con lo spettacolo musicale e il palio del Casale. Nei panni di Filippo d’Angiò, Michele Barile, uno dei protagonisti di “Amici”.
Sempre a Martina Franca, alle 18,30 si inaugura a palazzo ducale, sale del museo Pianelle, la mostra di farfalle. Sono tremila.
Di seguito un comunicato diffuso da passaturi.it:
Passaturi.it vi invita, giovedì 13 agosto, a camminare insieme sulle verdi colline della storica Contrada Figazzano di Cisternino per ammirare insieme un paesaggio pittoresco popolato da trulli, masserie e patriarchi verdi.
Info
Luogo d’incontro: Contrada Figazzano, piazzale della nuova chiesa alle 17.30 (vedi mappa).
La puntualità è gradita nel rispetto di tutti i partecipanti.
Abbigliamento: a cipolla con scarpe comode.
Si consiglia di portare: acqua e cappello se caldo, macchina fotografica e binocolo.
costo: 5 euro a partecipante. I bambini fino a 8 anni non pagano.
Prenotazione obbligatoria al n.3205753268 entro, e non oltre, le ore 12 di giovedì 13. Non si accettano prenotazioni via email e con sms.
Posti limitati.
Responsabile organizzativo: Maria Teresa Acquaviva.
www.passaturi.it
La Valle d’Itria delle Contrade riserva ogni volta scenari paesaggistici cangianti. L’itinerario che si propone si svolge sui colli pittoreschi della Contrada Figazzano, un’antica borgata di trulli. Si parte dal primitivo nucleo del villaggio rurale dove si visita l’antica chiesa, che ripete il modello architettonico delle chiese rurali della Valle d’Itria. Dall’alto del colle si scende fino al canale dell’acquedotto pugliese, una ciclovia che attraversa campi coltivati, lembi di boschi, immergendo nel tipico paesaggio costruito dalla pietra, con muretti, terrazzamenti che ospitano orti, viti e ulivi. Tanti i trulli di varie forme e dimensioni, tra cui anche un esempio di trullo sovrano con la facciata tinteggiata da giallo ocra e rosso pompeiano. Il cammino continua risalendo un altro colle murgiano, seguendo un sentiero che taglia un bosco con maestosi esemplari di patriarchi verdi soprattutto i fragni, della famiglia delle querce, e arbusti di macchia mediterranea. Giunti in cima si visita una masseria di rilevanza storica e architettonica, che conserva intatti i servizi perlopiù a trulli, stalle, pagliai, granai e corti per animali. Elegante la casa padronale con vista sulla campagna intorno, da cui si scorgono in lontananza i profili dei centri storici di Martina Franca, di Locorotondo e di Cisternino.