Aggiornamento a questo link:
https://www.noinotizie.it/17-08-2015/locorotondo-fuochi-spettacolo-ed-emozione-crediamo-di-avere-onorato-la-memoria-della-famiglia-bruscella/
San Rocco, festa patronale in molti centri del territorio. Locorotondo e Ceglie Messapica, ad esempio. E a Locorotondo la chiusura è con i fuochi d’artificio in valle d’Itria: edizione 2015 a partire dalla prossima mezzanotte. Non ci saranno i tradizionali tre concorrenti: l’organizzazione, sindaco di Locorotondo in testa, sceglie di far esibire due soli gruppi, in memoria delle dieci vittime dell’esplosione alla Bruscella di Modugno. Le imprese Di Candia e Del Vicario si esibiranno, senza valutazione finale (dunque senza un vincitore) poi daranno luogo a una terza serie di fuochi, appunto per commemorare le vittime di Midugno.
Dalle 19 la tenuta Cantine Cardone, in contrada Grofoleo, ospita Summerwine 2015 per far scoprire il cibo e le tradizioni in Valle d’Itria. Manifestazione organizzata dall’associazione Donne del vino. Comune di Locorotondo, presidio Slow food di Alberobello, Ais Murgia, Arpuh di Locorotondo e associazione regionale pugliesi di Milano partecipano a questa manifestazione. Al riguardo, prevista la presenza di Francesco Lenoci, economista e vicepresidente dell’associazione, nonché instancabile riferimento per la promozione dei prodotti del territorio.
Alcuni protagonisti assoluti della musica italiana sono impegnati in Puglia stasera. A Monopoli, piazza Vittorio Emanuele, concerto di Al Bano.
Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori del concerto di Massimo Ranieri:
Approda domenica 16 agosto 2015 alle 21.30, al Foro Boario di Ostuni, lo spettacolo di Massimo Ranieri “Sogno e Son Desto”. L’evento è organizzato dall’agenzia New Music di Donato e Vincenzo Gianfreda, in collaborazione con il Comune di Ostuni assessorato al Turismo e Spettacolo. A pochi passi dal centro storico della Città Bianca, uno spettacolo unico ed imperdibile.
“Sogno e Son Desto”, è uno spettacolo dal vivo nel quale Massimo Ranieri ripercorre in musica e parole i suoi cinquant’anni di successo, proprio come fatto su Rai Uno.
Massimo Ranieri
Nei suoi oltre quarant’anni di carriera artistica a 360 gradi, tra la TV, il cinema e il teatro, pubblico e critica lo ricordano soprattutto come lo scugnizzo della musica italiana, esaltandone le possenti doti canore. Napoletano verace, del rione “Pallonetto”, Giovanni Calone (così sui documenti) è considerato uno dei personaggi dello spettacolo più apprezzati a livello nazionale.
Cresciuto nella povertà e costretto ai lavori più umili, tra cui strillone, garzone e fattorino, va incontro al suo destino artistico, allorché inizia a fare il posteggiatore, cantando e suonando nei ristoranti alla moda. Proprio in uno di questi fu notato dall’autore Giovanni Polito che, affascinato dalla sua voce imponente, gli propone di seguirlo negli Stati Uniti per fare da spalla al cantante Sergio Bruni.Al successo oltreoceano, nel 1964, segue il debutto sul piccolo schermo in Italia, nel varietà “Scala Reale”, con lo pseudonimo Ranieri, cantando la canzone “L’amore è una cosa meravigliosa”. Dopo le prime incisioni, al suo nome d’arte viene aggiunto Massimo. Il 1969 è l’anno del definitivo lancio con la vittoria al “Cantagiro”, grazie all’intramontabile Rose rosse (per tredici settimane in testa alle classifiche), e con il terzo posto a “Canzonissima”, ottenuto con Se bruciasse la città, altro futuro cavallo di battaglia.
Nel 1988, a 19 anni di distanza, torna sul palco dell’Ariston e vince la kermesse con Perdere l’amore. Vi parteciperà altre tre volte con Ti penso, La vestaglia e Ti parlerò d’amore. Nel 2004, incide un doppio CD “Ranieri canta Napoli” e ad “Accussì grande”, una trilogia di successi classici napoletani che, per lo strepitoso trionfo ottenuto, lo consacra definitivamente nella storia della canzone italiana.
Il nuovo millennio lo vede molto impegnato a teatro, in particolare nella rivisitazione di alcune commedie di Eduardo De Filippo, trasmesse dalla Rai.
“Sogno e Son Desto”, è uno spettacolo dal vivo nel quale Massimo Ranieri ripercorre in musica e parole i suoi cinquant’anni di successo, proprio come fatto su Rai Uno.
Massimo Ranieri
Nei suoi oltre quarant’anni di carriera artistica a 360 gradi, tra la TV, il cinema e il teatro, pubblico e critica lo ricordano soprattutto come lo scugnizzo della musica italiana, esaltandone le possenti doti canore. Napoletano verace, del rione “Pallonetto”, Giovanni Calone (così sui documenti) è considerato uno dei personaggi dello spettacolo più apprezzati a livello nazionale.
Cresciuto nella povertà e costretto ai lavori più umili, tra cui strillone, garzone e fattorino, va incontro al suo destino artistico, allorché inizia a fare il posteggiatore, cantando e suonando nei ristoranti alla moda. Proprio in uno di questi fu notato dall’autore Giovanni Polito che, affascinato dalla sua voce imponente, gli propone di seguirlo negli Stati Uniti per fare da spalla al cantante Sergio Bruni.Al successo oltreoceano, nel 1964, segue il debutto sul piccolo schermo in Italia, nel varietà “Scala Reale”, con lo pseudonimo Ranieri, cantando la canzone “L’amore è una cosa meravigliosa”. Dopo le prime incisioni, al suo nome d’arte viene aggiunto Massimo. Il 1969 è l’anno del definitivo lancio con la vittoria al “Cantagiro”, grazie all’intramontabile Rose rosse (per tredici settimane in testa alle classifiche), e con il terzo posto a “Canzonissima”, ottenuto con Se bruciasse la città, altro futuro cavallo di battaglia.
Nel 1988, a 19 anni di distanza, torna sul palco dell’Ariston e vince la kermesse con Perdere l’amore. Vi parteciperà altre tre volte con Ti penso, La vestaglia e Ti parlerò d’amore. Nel 2004, incide un doppio CD “Ranieri canta Napoli” e ad “Accussì grande”, una trilogia di successi classici napoletani che, per lo strepitoso trionfo ottenuto, lo consacra definitivamente nella storia della canzone italiana.
Il nuovo millennio lo vede molto impegnato a teatro, in particolare nella rivisitazione di alcune commedie di Eduardo De Filippo, trasmesse dalla Rai.