Di seguito un comunicato diffuso dal sindacato Ugl:
L’Ugl sostiene la protesta degli insegnanti che in questi giorni sono in piazza e sulle spiagge italiane non per vacanza ma per affermare il diritto al lavoro. “L’emigrazione non deve essere una forzatura, come vuole il piano di assunzioni previsto dalla Buona Scuola di Renzi, ma una scelta”, dice il segretario generale Ugl Taddeo Albanese. “Per questo appoggiamo la protesta degli insegnanti italiani che in questi giorni vedono messo in discussione il proprio luogo di lavoro”. Albanese, quindi, critica la carenza di comunicazione del Governo sull’argomento scuola: “Come sindacato che ha a cuore la tutela dei propri iscritti, abbiamo il diritto di sapere subito con esattezza, e non solo a settembre inoltrato, quanti docenti dovranno fare le valigie e lasciare casa per poter lavorare in una scuola”.