Con il palazzo ducale di Martina Franca sullo sfondo, ieri presentazione all’aperto. garden bar Carriero, del libro “Cameriere, champagne!”. Mimmo Di Francia (secondo da sinistra nella foto) autore di Peppino Di Capri, racconta con il suo scritto, mezzo secolo di storie e aneddoti, di successi e di impegno, altra sfaccettatura del percorso di un mostro sacro della musica italiana.
Appuntamenti della serata: prosegue ad Andria il festival Castel dei mondi, fino al 30 agosto la rassegna fra le più importanti nella regione.
Per tutti gli appuntamenti della giornata consultare iltaccodibacco.it
Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori di Ritratti 2015:
Consacrato al «Rostropovich» di Parigi, e unico italiano con Mario Brunello ad aver vinto un premio al celebre Concorso «Ciajkovskij» di Mosca, il violoncellista Umberto Clerici è il prossimo ospite del Festival Ritratti diretto da Massimo Felici e Antonia Valente nella rete Orfeo Futuro sostenuta da Puglia Sounds. Martedì 15 agosto, alle ore 21, nel chiostro di Palazzo San Martino di Monopoli, il musicista torinese proporrà, in sintonia con la linea artistica del festival, un progetto sperimentale dal titolo Suite al Cubo, nel quale metterà a confronto una celebre pagina di Johann Sebastian Bach, la Suite n. 3 BWV 1009, con una suite inedita – «al cubo», per l’appunto – ma strutturata coerentemente mettendo insieme composizioni di autori diversi del passato e del presente, dallo stesso Bach a Gaspar Cassadò, passando per Paul Hindemith, Gyorgy Ligeti e Giovanni Sollima (biglietti euro 10, ridotti euro 5 – info 3393770307 e www.ritrattifestival.it).
Il termine «Suite» significa successione. E, infatti, nelle Suite per violoncello solo Bach stilizzò forme di danza eterogenee nate e sviluppatesi nel corso di molti anni e in aree geografiche molto diverse, accostandole, appunto, in successione. Da questo concetto di eterogeneità germina la Suite al Cubo confezionata da Clerici, in cui l’idea stessa di una successione di brani diversi viene moltiplicata per se stessa, e la diversità fra i brani di cui è composta viene estremizzata: ne deriva un corpo musicale organico che ruota attorno a un centro tonale comune, caratterizzato da una grande varietà di generi e stili, ma che mantiene la stessa struttura drammaturgica delle suite di Bach, per le caratteristiche e il ruolo che le singole danze hanno al suo interno.
Il Preludio è quello della Suite n. 6 di Bach, mentre la successiva danza, l’Allemanda, è costituita da Mäßig Schnell, il secondo movimento dalla Sonata op. 25 per violoncello solo di Hindemith. Quindi, la Suite al Cubo prosegue con il Capriccio dalla Sonata di Ligeti in veste di Corrente, mentre la Sarabanda è la stessa della Suite