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“Niente rifiuti radioattivi a Massafra”, dice il presidente della Provincia di Taranto L'impianto Cisa

martino tamburrano

L’autorizzazione è per un impianto già in funzione da diversi anni e per rifiuti non pericolosi. Impianto esistente dal 2001. Ha anche un dispositivo tale da segnalare l’eventuale presenza di rifiuti radioattivi. Così il rifiuto radioattivo nell’impianto non entra.

Il presidente della Provincia di Taranto, e sindaco di Massafra, Martino Tamburrano, spiega il suo punto di vista in merito all’autorizzazione ipotizzata per il sito Cisa di Massafra. Secondo i Verdi è un’autorizzazione per 16 anni (firmata, dicono i Verdi, da un dirigente che è padre di un socio del titolare Cisa). Dice Tamburrano: non arrivano, e non arriveranno mai, rifiuti radioattivi né a Massafra né nel resto della provincia.

Oddio. Magari ci sarebbero, di rifiuti radioattivi, quelli della Cemerad di Statte, da anni.

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Di seguito un comunicato diffuso da Renato Perrini, consigliere regionale della Puglia:

Il dibattito sviluppatosi in questi giorni in riferimento alla ipotesi di stoccaggio-confinamento temporaneo di materiali radioattivi, riporta in primo piano una questione che da anni riguarda il territorio ionico e per la quale, in epoche non sospette, ho esposto più volte la mia posizione. Parliamo in generale della gestione rifiuti, di cui ho voluto anche trattare in modo specifico durante il mio intervento in occasione dell’insediamento in regione. Quanto si discute in questi giorni rappresenta solo la punta dell’iceberg! La attenzione della politica non può e non deve fermarsi all’esame di una singola situazione; non sfugge ad alcuno che la gestione Vendola, (il leader di un partito che ha l’ Ecologia nel suo acroninimo!) abbia di fatto individuato Taranto e la sua provincia come la pattumiera della Puglia. E’ su questo che occorre riflettere e soprattutto intervenire. Non mi appassionano, e stigmatizzo in maniera assoluta, le polemiche che puntano oggi ad individuare colpe e colpevoli, soprattutto da parte di chi ha pienamente condiviso le responsabilità di governo della regione Puglia negli ultimi dieci anni.  E’ arrivato il momento di svoltare pagina; per Taranto occorre immaginare un futuro nuovo, in totale discontinuità con il passato. Dunque non c’è da soffermarsi su una singola questione, che peraltro appare essere stata ampiamente chiarita, ma sull’intero capitolo della gestione rifiuti, discariche e termovalorizzatori inclusi. Laddove possa ancora esserci il pur minimo rischio di gravare ulteriormente sulla salute dei cittadini, ci sarà la mia assoluta opposizione, a prescindere da quale parte politica possa provenire l’azione. Sulla salute non c’è colore politico che tenga! In questa ottica stiamo già valutando con gli altri colleghi del gruppo alla regione le iniziative da intraprendere, cominciando con una interrogazione da rivolgere ad Emiliano, a all’assessore all’ambiente, per conoscere quali strategie intenda adottare la regione Puglia in relazione alla gestione rifiuti.


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