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Taranto Isolaverde: “servono un intervento del governo e maggiore serietà” Duranti (Sel) in merito alla vertenza. L'eurodeputata Rosa D'Amato (M5S) si scaglia contro il presidente della Provincia: "schiaffo ai lavoratori"

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Di seguito una dichiarazione di Donatella Duranti, parlamentare. A seguire, un comunicato congiunto di D’Amato-Galante:

Esprimo il mio disappunto per quanto successo durante la prima seduta del tavolo permanente che si occupa della vertenza di Taranto Isolaverde.

L’incontro di lunedì scorso infatti, che avrebbe dovuto individuare soluzioni concrete per i 231  lavoratori della società in liquidazione, si è risolto in un nulla di fatto data la assenza di tutti i principali soggetti istituzionali. Iniziando dal Presidente della Provincia, Tamburrano (che pure aveva preso precisi impegni durante il vertice tenutosi in Prefettura il 4 settembre scorso) fino a tutti i Dirigenti, i tecnici ed i rappresentanti dello Stato.

La vertenza “Isolaverde” è una delle più grosse ferite aperte del territorio jonico. Come detto, 231 persone sono senza lavoro e senza stipendio da oltre 6 mesi, ed alle loro famiglie è stato cancellato il diritto ad una vita degna.

Il 9 luglio scorso ho presentato una interrogazione al Ministro del Lavoro, affinché il Governo trovasse immediate soluzioni in particolar modo prima della decadenza dei 75 giorni dalla procedura di mobilità collettiva e ai fini dell’uscita della società dalla liquidazione. Ad oggi, e sono passati due mesi, non ho ancora ricevuto risposta e per questo ho inoltrato un sollecito con carattere di urgenza.

Questo silenzio pesa tantissimo, quanto pesa il deserto istituzionale a cui abbiamo assistito lunedì scorso.

 

I lavoratori sono esasperati e disposti a tutto pur di ricevere l’attenzione e le risposte che meritano da tempo. E questo è un problema che riguarda tutti.

Mi risulta che sia stato convocato un ulteriore incontro del tavolo tecnico che auspico non si risolva come quello di lunedì scorso. Io continuerò a fare tutte le pressioni possibili affinché il Governo e la maggioranza assumano un’iniziativa immediata per dare risposte certe a questa drammatica vertenza e mi auspico maggiore serietà, nell’immediato futuro, da parte di tutti rappresentanti territoriali coinvolti.

—–

“Un atto grave, che rappresenta un ulteriore schiaffo ai lavoratori Isolaverde”. Lo affermano in una nota congiunta Rosa D’Amato e Marco Galante, rispettivamente europarlamentare e consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, che puntano il dito contro il presidente della Provincia di Taranto, Martino Tamburrano, che ieri non si è presentato all’incontro con i dipendenti in esubero di Isolaverde, società partecipata della Provincia. “A organizzare l’incontro – raccontano D’Amato e Galante – era stato lo stesso Tamburrano, dopo che i lavoratori Isolaverde, con grande senso di responsabilità, avevano liberato i locali della società, occupati nei giorni scorsi per protesta. Ma ieri, a parte il presidente del cda di Isolaverde Quero e i sindacati, al tavolo mancavano tutti gli attori principali, da Tamburrano ai suoi dirigenti provinciali, passando per la Regione, a quanto pare neppure convocata”.
“Un’occasione persa, soprattutto per i dipendenti e le loro famiglie – dicono ancora i due esponenti pentastellati – Al centro del tavolo, infatti, c’era la richiesta di mobilità tra partecipate da inoltrare alla Regione Puglia, più volte sollecitata dagli stessi lavoratori e snobbata da Tamburrano. I dipendenti di Isolaverde non percepiscono lo stipendio da diversi mesi. Tamburrano la smetta di giocare con la loro vita e inoltri la richiesta di mobilità alla Regione”.


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1 Comment

  1. I lavoratori di Isola Verde si devono trovare un nuovo lavoro. Su questo si devono convincere e non credo ci siano alternative.

    Il presidente della provincia si comporta (commento moderato in questa parte) ed è giusta la rabbia dei M5S.
    Quello su cui non sono d’accordo cari Rosa D’Amato e Marco Galante è lo sforzo (e il tempo perso) fatto in questo senso.
    Se gli sforzi andassero sul reddito di cittadinanza questo risolverebbe DA SUBITO questa situazione e quella di tantissime altre famiglie italiane.

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