Salvatore Girone e Massimiliano Latorre avevano in dotazione proiettili diversi, per calibro, da quelli che secondo l’autopsia uccisero i due pescatori indiani Valentine e Jelestine. Lo dicemmo nei giorni scorsi. Adesso, peraltro, prende corpo un autentico giallo, sulla morte dei due pescatori. Chi sia stato, in ipotesi alternativa rispetto a quella del fuoco da parte dei marò pugliesi, è ciò che va risolto. Nelle ultime ore le ipotesi sembrano prendere la via cingalese. Ovvero, potrebbe essere coinvolta, secondo alcune tesi, e chissà in che modo, la Marina militare dello Sri Lanka, nella vicenda che a metà febbraio 2012 fece registrare la morte di due pescatori, in mare aperto. Da più di tre anni e mezzo, è il caso di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, il caso dei marò.