Alcuni hanno iniziato nei giorni scorsi, altri cominciano oggi. L’avvio dell’anno scolastico 2015-2016 in Puglia può considerarsi cosa fatta. Con prospettive nuove, soprattutto per quegli istituti che hanno ottenuto nuovi corsi (vedi l’odontotecnico al “Motolese” di Martina Franca, un esempio per tutti) o con problemi vecchi e che si riproporranno, vedi l’incapacità delle amministrazioni provinciali di fare fronte agli impegni. Semplicemente perché non hanno soldi, “grazie” alla riforma delle Province che ha in Graziano Delrio, attuale ministro delle Infrastrutture, il “padre”. Quando sarà il momento di comprare il combustibile per i riscaldamenti saranno guai, giusto per dire a cosa si va incontro. Ci sono scuole che ce l’hanno fatta, tipo il “Paisiello” di Taranto salvato grazie all’intervento, soprattutto, della Regione Puglia altrimenti, per effetto della già citata riforma Delrio, sarebbe già chiuso, o tipo la “Pessina” di Ostuni, che dopo il crollo di parte del solaio, è stata rimessa a posto e apre i battenti. C’è poi la grande questione del programma governativo Buona scuola e che ha riguardato gli insegnanti precari, soprattutto, nelle ultime settimane. Contro quel programma, la Regione Puglia ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale. Ma, a parte quel “messaggio”, il presidente della Regione, Michele Emiliano, ne ha mandato uno per l’avvio dell’anno scolastico, a tutti quelli che sono impegnati nel 2015-2016. Messaggi che hanno inviato anche tutti i sindaci, alle rispettive comunità.
Di seguito il messaggio del presidente della Regione Puglia per l’inizio dell’anno scolastico 2015-2016:
In occasione dell’inizio dell’anno scolastico, non senza emozione, intendo rivolgere il mio saluto agli studenti, alle famiglie, agli insegnanti, ai dirigenti scolastici e a tutto il personale che opera nel mondo della scuola.
Nell’augurarvi un buon anno, auspico per voi studenti un’autentica esperienza formativa all’insegna di quei valori garantiti dalla Costituzione.
Come diceva un nostro padre costituente, Piero Calamandrei, la scuola deve tornare “ad essere lo strumento perché la Costituzione scritta sulla carta diventi realtà”.
Tutti noi siamo chiamati a lavorare insieme, affinché la Cittadinanza e la Costituzione corrano di pari passo e siano gli strumenti fondamentali per costruire una coscienza civile che ci renda migliori.
La scuola rappresenta uno strumento di equità e di sviluppo, un luogo ideale di confronto e di condivisione, uno spazio aperto a tutti, senza differenze e senza discriminazioni. Grazie all’istruzione e alla cultura si diviene persone più tolleranti, più aperte e solidali.
Certo, la scuola da sola non basta per contrastare le disuguaglianze, ma certamente, rappresenta il primo avamposto dove si possono combattere i soprusi e l’illegalità.
Il vostro futuro dipenderà dalla vostra formazione, dal vostro impegno, dalla vostra capacità di innovare e di creare, quindi, le condizioni per un futuro migliore.
A tutti: buona scuola, buon anno nuovo negli studi e nel vostro cammino verso il domani!