Dopo il vertice fra i presidenti di sei Regioni, il 18 settembre alla Fiera del Levante di Bari, ora è la volta dei consigli regionali. Secondo la Costituzione, per promuovere un referendum, in alternativa alle cinquecentomila firme, devono esprimersi cinque consigli regionali. Lo faranno in otto. Il referendum è per dire no alle trivelle in mare alla ricerca di petrolio, secondo i programmi ai quali il governo ha dato l’ok. Oggi il consiglio regionale della Puglia darà il via libera alla richiesta referendaria e oggi lo faranno anche i consigli di Marche, Molise, Abruzzo e Sardegna mentre sabato ha aperto la serie la Basilicata. Domani si esprimerà il consiglio regionale della Sicilia, il 25 settembre sarà la volta del Veneto e il 28 settembre sarà il consiglio regionale della Calabria a chiedere il referendum.