Sono state sequestrate le armi del padre di Giosuè Ruotolo. Notizia non formalizzata, ancora. Giosuè Ruotolo, 26enne di Somma Vesuviana, è l’unico indagato per il duplice omicidio di Pordenone, quello in cui, la sera del 17 marzo vicino al palasport, Trifone Ragone, militare di Adelfia, e Teresa Costanza, la sua fidanzata, siciliana, vennero ammazzati a colpi di pistola. Giosuè Ruotolo era commilitone e, fino a maggio dell’anno scorso coinquilino, di Ragone.
Il sequestro delle armi potrebbe essere solo una misura precauzionale oppure si cerca di comprendere un eventuale nesso fra quelle armi nel possesso del padre di Giosuè Ruotolo e la Beretta 7,65 di un secolo fa che ha ucciso Trifone Ragone e Teresa Costanza.
Altre due persone sono all’attenzione dei carabinieri, in relazione al duplice omicidio. Hanno chiarito le loro posizioni ed escono dall’inchiesta, i due commilitoni di Trifone Ragone. Non sono colpevoli, come del resto non è colpevole l’indagato, fino a prova del contrario (sentenza passata in giudicato) tutti sono innocenti.