Taranto alle prese con una crisi industriale che non finisce. L’Ilva, dalle analisi degli ultimi giorni, fa emergere prospettive nere: commesse in diminuzione, tendenti all’assenza, e crisi di liquidità, con perdite di 50 milioni di euro al mese. E aumento delle importazioni di acciaio in Italia, più 8 per cento, in particolare dalla Germania. Di questo passo, secondo le stime, mancando dunque una sterzata significativa, ci saranno problemi per pagare perfino gli stipendi, da marzo, dunque nel giro dei prossimi cinque mesi.
Situazione-Marcegaglia: a metà novembre scadrà il periodo degli ammortizzatori sociali e per 84 lavoratori (e relative famiglie) sarà il dramma. Occupato lo stabilimento di Taranto, da parte dei lavoratori che non vedono alcuna soluzione all’orizzonte, né tanto interesse da parte di chi potrebbe dare un aiuto per la soluzione (vedi i livelli ministeriali). Il Comune di Taranto, invece, si è mosso: stamani in municipio, incontro fra i membri della commissione Lavoro e i lavoratori.