L’avere mimato un rapporto sessuale orale costa a Lucio Barani, nella foto, senatore del gruppo Ala (verdiniano, per intendersi) cinque giorni di sospensione. Altrettanti per il suo collega di gruppo, D’Anna, sempre per un gesto sessista di questo genere. Barani lo aveva fatto nei confronti della salentina Barbara Lezzi, esponente M5S. Le decisioni sono dell’ufficio di presidenza del Senato. Considerazione di questo notiziario: cinque giorni, pochi. Ci sarebbe da concretizzare la proposta di Giulia Bongiorno che ritiene necessario una sorta di daspo per chi si rende responsabile, in parlamento, di questa robaccia. Ma non deve essere cinque giorni, o dieci. Deve essere un divieto di anni, di legislature.
Ancora politica e un’idea del sesso non esattamente accettabile: nel processo escort che vede imputate sette persone fra cui Tarantini, oggi è emerso, in udienza a Bari, che l’appartamento di Sabina Began, considerata “l’ape regina”, era stato pagato da Silvio Berlusconi. Il pubblico ministero, nella requisitoria, si è espresso in questi termini: “spaccato triste, in cui le donne sono consapevoli di essere oggetto di scelta, trattate come merce”.