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Giornata nazionale di commemorazione dei morti sul lavoro: Alessandro Morricella e altri 751 Nei primi nove mesi del 2015 si è registrato un aumento di cento decessi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. L'incidente più grave, quello del martinese operaio Ilva MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

alessandro morricella

alessandro morricellaSessantacinquesima giornata nazionale Anmil. Si commemorano i morti sul lavoro che nel 2015, primi nove mesi, in Italia sono stati 752. L’incidente più atroce, quello di cui è stato vittima Alessandro Morricella, 35enne di Martina Franca, operaio dell’Ilva di Taranto, deceduto dopo essere stato travolto, la sera dell’8 giugno, da un getto incandescente di ghisa. Ma si tratta di 752 tragedie, tutte tragedie. Il numero è in sensibile aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, cento decessi in più. Non accadeva dal 2006, un aumento rispetto all’anno prima.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro – ANMIL, il seguente messaggio:

«In occasione della 65^ Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, desidero rivolgere il mio saluto a tutti i partecipanti e il mio vivo apprezzamento per il prezioso contributo volto alla diffusione di una comune cultura della prevenzione e della sicurezza.
Con l’auspicio che il rinnovato impegno contribuisca a rafforzare le strategie per assicurare livelli sempre più alti di tutela, invio il mio augurio per il pieno successo dell’iniziativa».

RIcordiamoche NoiNotizie è fra i promotori della petizione per intitolare una strada di Martina Franca ad un’altra vittima di incidente sul lavoro, Angelo Marotta. Il 31 ottobre saranno dieci anni. Per firmare online la petizione cliccare dal banner sulla home page di questo notiziario. Grazie a tutti.

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