Il partner, per il Martina calcio, arriva dalle Marche. Si occupa di cucine, ha tanti tanti ma tanti soldi, è impegnato nel volley ad alti livelli. Altissimi.
Questa potrebbe essere la prospettiva per la società pugliese che si trova in bruttissime acque, a metà stagione 2013-2014. Bruttissime acque sul piano tecnico, si intende, perché c’è un allenatore esonerato (e ci mancava pure Striscia la notizia stasera, per lui), c’è una situazione di classifica che è sempre più difficile e la cosa si mette, insomma, male.
Così, stasera, la società pugliese è a un bivio. Sono riuniti dal presidente, per fare il punto della situazione e decidere il da farsi. Si accetta l’ingresso, o addirittura il passaggio di mano, ai marchigiani ricchissimi, oppure si va avanti così?
Prima possibilità: con i soldi dei nuovi, sarebbe stravolta la squadra, sarebbe stravolto l’assetto tecnico, si punterebbe perlomeno ad una salvezza tranquilla, che poi significa arrivare almeno ottavi.
Seconda ipotesi: un paio di vendite per fare un po’di quattrini, un paio di acquisti, e che Dio ce la mandi buona.
Una serata difficilissima, per la società del Martina. Sullo sfondo, non solo il pallone. C’è uno stadio, anche, da costruire, se ne parla da un anno ormai a Martina Franca, ci sono contatti avviatissimi con la legapro. Stadio significa costruire, significa lavoro, significa soldi, significa abbattimento dell’hotel Pergolo forse, significa riqualificazione dell’area attualmente occupata dal “Tursi”, significa, progetti, significa edilizia. Significa economia (cittadina). Tutto forse. O no?
Chi si occupa di calcio, ma anche di questioni amministrative, sa che in un settore, quello calcistico, c’è una salvezza in ballo (e dunque il nome della città) e che nell’altro, c’è una ipotesi di ridisegnare la mappa dell’impiantistica sportiva in maniera considerevole. Cosa che muove lavoro. Non poco. Sembra sempre più preponderante l’aspetto economico della vicenda, rispetto all’altro. Oh, sia chiaro, tutto legittimo.
Ma in condizioni del genere, la partita della domenica rischia di essere un incidente di percorso. Inutile girare intorno all’argomento. E sarebbe l’errore più assurdo da commettere, far passare in secondo piano la partita della domenica, perché senza la passione sportiva di tutto un ambiente, quella che porta a salvarsi, e senza un palcoscenico adeguato, sarebbe inutile anche uno stadio nuovo.
Agostino Quero
Wow! Eccellente ricostruzione. Si vede che c’hai il “mestiere” nelle mani e nella capoccia. 😉