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Taranto: oggi il tavolo istituzionale coordinato dal sottosegretario Riunione in prefettura. Chiarelli al territorio: si dia più attenzione ad attuare i progetti che all'arrivo dei soldi

prefettura taranto

Il sottosegretario Claudio De Vincenti coordina i lavori del tavolo istituzionale per Taranto. Ci sono tutti i soggetti, dallo Stato alla Regione al Comune alla Provincia ai sindacati e via discorrendo. Tutti in prefettura, ospite, appunto, il prefetto. Bisogna trovare la via di uscita da una situazione che si è incancrenita, nel territorio ionico. Ci sono finanziamenti già concreti o almeno possibili, ci sono progettazioni da realizzare per la rinascita di Taranto. Una riunione di tale importanza che perfino il sindaco Ippazio Stefàno, ipotizzando le dimissioni nelle scorse settimane, aveva poi scelto di non darle, azzerando invece la giunta. Senza sindaco in carica, il tavolo istituzionale sarebbe partito già male.

Finanziamenti, si diceva. Devono tradursi in realizzazione di progetti. Da mesi, questo notiziario richiama anche il pericolo di ciò che possano rappresentare stanziamenti alle cifre che si sentono circolare, roba da miliardi di euro per risanamento ambientale, valorizzazione del patrimonio ecc. Non sarebbe male, per esempio, che al tavolo istituzionale partecipi pure l’autorità anticorruzione. Per chiarire da subito le posizioni. In qualche modo, la preoccupazione che l’arrivo di soldi, in chissà quali ambienti del territorio, sia perfino più importante della traduzione in opere, è sottolineata da un comunicato del parlamentare Gianfranco Chiarelli (gruppo Conservatori e riformisti). Non lo dice esplicitamente ma il senso è chiaramente quello.

Di seguito il comunicato diffuso dal parlamentare Gianfranco Chiarelli:

Occorre una svolta per dare attuazione agli interventi, finora solo annunciati dal Governo, per il rilancio della città di Taranto. Il territorio ionico attende da tempo questa svolta, oggi più che mai in presenza di una crisi senza eguali.  In questi anni ciò non è avvenuto, e non per la mancanza di risorse, che  nel tempo non sono mancate. In molti casi, purtroppo, abbiamo assistito invece alla perdita di importanti finanziamenti, o peggio ad un cattivo impiego degli stessi, che ha privato   Taranto di ogni  prospettiva di sviluppo e rilancio necessari.

Oggi questa occasione è data con il Contratto Istituzionale di Sviluppo, strumento ideato dall’allora Ministro Fitto, per definire con chiarezza chi fa che cosa e i tempi entro cui realizzare l’intervento.

Il CIS prevede, quale modalità attuativa, che le amministrazioni si avvalgono di Invitalia in qualità di soggetto attuatore. Questa possibilità è molto importante oltre che per le competenze tecniche, soprattutto per la necessità di garantire trasparenza e legalità. Invitalia, infatti, ha stipulato un protocollo con ANAC per la vigilanza collaborativa e per garantire che tutte le procedure siano attuate nel pieno rispetto della legalità, come avvenuto per EXPO.

Non c’è più tempo da perdere in sterili discussioni su tavoli  più o meno rappresentativi delle istanze del territorio. Ci sono tutti gli strumenti per essere subito operativi. Taranto non può più attendere.


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