Il sinodo ha approvato per un voto, 178 rispetto ai 177 necessari, una riforma che rappresenta una svolta storica nella chiesa. I divorziati potranno fare la comunione. L’ostia ai divorziati sarà valutata caso per caso, affidandosi dunque al discernimento dei sacerdoti. Il papa: i veri difensori della dottrina non sono quelli che la difendono alla lettera ma che ne difendono lo spirito.
Meno storica la svolta in tema di unioni omosessuali: contrarie al disegno di Dio, dicono i prelati.