Secondo alcuni organi di stampa indiani, la polizia speciale indiana, la Nia, ha in programma di produrre un atto di accusa che riapra la strada all’applicazione della pena di morte.
In particolare, verrebbe presentato alla corte, in sede di procedimento, un documento basato su un processo del passato, di contrasto alla pirateria, in cui venne applicata la pena di morte a chi venne condannato.
Appena ieri il ministro degli Esteri indiano aveva fornito rassicurazioni sul fatto che nei confronti di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre non ci sarà alcuna procedura che porti alla pena capitale.