La fine del rapporto era stata cruenta ma, stando all’accusa, quello che è arrivato dopo è stato pure peggio. Arrestati dalla polizia a Mesagne una donna, infermiera E. C., mesagnese, di 47 anni e un 37enne nativo di Taranto, impiegato nel settore privato. L’uomo che aveva interrotto la relazione con l’infermiera, secondo l’accusa, ha dovuto subire nel corso del tempo da parte della donna e del presunto complice, atteggiamenti violenti davvero ai limiti dell’incredibile: a parte gli sms di minacce, molestie e ingiurie, anche la macchina bruciata, l’invio di una busta contenente proiettili e perfino la testa mozzata di un cane, dentro una busta di plastica, davanti alla porta di casa.