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Martina Franca: rapina a mano armata in una casa Donna costretta da due incappucciati ad aprire la cassaforte. Ostuni: rapinata 83enne. Massafra: tentato furto di rame

carabinieri

Una donna di 43 anni è stata derubata in casa sua, secondo quanto comunicano i carabinieri.

Il fatto è successo ieri a Martina Franca. La donna, rientrata a casa, ha trovato due ladri incappucciati che, dietro minaccia di un’arma, l’hanno costretta ad aprire la cassaforte a muro. Sono poi fuggiti a piedi, verso le zone di campagna. Monili d’oro, soprattutto, nella refurtiva che è in corso di quantificazione.

Episodio dalle caratteristiche analoghe a Ostuni. Ieri pomeriggio è rapinata un’anziana. La donna, ottantatreenne, ha trovato ad attenderla sull’uscio di casa un uomo, sembra incappucciato e armato di pistola, il quale l’ha costretta a consegnargli presenti nell’abitazione. Qualche centinaio di euro. Poi l’uomo è scappato a piedi.

Di seguito alcune comunicazioni diffuse dai carabinieri:

 

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Massafra hanno arrestato, per tentato furto aggravato, un 44enne originario della Provincia di Matera.

L’uomo, dopo essersi introdotto nello stabilimento di una ditta, attualmente inattiva e sottoposta a procedura fallimentare, situata in Massafra, ha estirpato diversi metri di cavi in rame dall’impianto elettrico, con lo scopo di trafugarli.

Nella circostanza, però, il malfattore è stato interrotto nel suo “lavoro” da una guardia particolare giurata che, durante un’ispezione di routine, ha sorpreso il malintenzionato all’opera. Vistosi scoperto, l’uomo ha tentato di nascondersi all’interno dello stesso capannone, mentre il vigilante ha contattato tempestivamente i Carabinieri di Massafra che, giunti prontamente sul posto, hanno provveduto a bloccare definitivamente l’individuo, con la collaborazione della guardia giurata.

Nel corso del sopralluogo e della successiva perquisizione veicolare, operata sull’autovettura in uso al malvivente, parcata nelle vicinanze, i militari hanno rinvenuto una serie di attrezzi utilizzati per compiere il reato: un cacciavite, un martello, un seghetto, uno scalpello, una vanga, una torcia elettrica ed altro ancora, nonché un passamontagna.

Gli utensili rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro, mentre i cavi estirpati dal ladro sono stati lasciati nella disponibilità del curatore fallimentare.

Alla luce di quanto sopra, l’uomo è stato dichiarato in stato d’arresto e, dopo le formalità di rito, trattenuto presso le camere di sicurezza della Caserma, a disposizione del P.M. di turno, in attesa della celebrazione del processo con il rito direttissimo.

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Nella nottata, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, nel corso dei normali servizi di controllo e vigilanza del territorio, hanno arrestato JALJL Mohammed, 22enne del Marocco, per evasione dagli arresti domiciliari.

Durante i servizi di pattugliamento del territorio di Ginosa, incrementati in particolare nelle ore serali e notturne al fine di prevenire e reprimere la commissione di reati in genere, la pattuglia del Radiomobile ha notato il giovane straniero passeggiare lungo via Matteotti. Subito riconosciuto dai militi, in quanto lo stesso è sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso un’abitazione ubicata in quel centro, il ragazzo è stato bloccato per i dovuti accertamenti.

Una volta avuta conferma della violazione commessa dallo stesso, è stato quindi tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Taranto dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il marocchino, un mese fa, era stato sottoposto al regime dei domiciliari in quanto nei suoi confronti furono raccolti elementi tali da ritenerlo autore, unitamente ad altri suoi connazionali, di una rapina consumata ai danni di un ragazzo romeno. In quella circostanza e cioè la notte del 5 settembre 2013, la vittima, dopo essere stata picchiata, venne rapinata della somma di euro 96 mentre camminava per strada.

Lo straniero dovrà ora rispondere anche del reato di evasione.

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Un arresto e 17 denunce a piede libero sono il risultato di un servizio di controllo del territorio disposto negli ultimi giorni dalla Compagnia Carabinieri di Taranto e finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori, quelli concernenti le sostanze stupefacenti e le condotte di guida pericolose per gli utenti della strada.

Il Nucleo Radiomobile e le Stazioni di Taranto Principale, Taranto Centro, Taranto Nord, Taranto Salinella, Talsano e Leporano, nel corso di tale attività, in esecuzione di ordine di carcerazione, hanno tratto in arresto e contestualmente associato presso la Casa Circondariale di Taranto R.A., 60enne, condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione per smaltimento illecito di rifiuti e distruzione o deturpamento di bellezze naturali.

I militari hanno inoltre denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria ben 15 soggetti, per reati diversi fra cui 2 per violazione colposa dei doveri inerenti la custodia delle cose sottoposte a sequestro, 2 per evasione, 1 per spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate, 1 per falsità materiale commessa da privato, 1 per impiego di minori nell’accattonaggio, 3 per furto aggravato, 3 per truffa e 2 per guida senza patente.

Infine, i Carabinieri hanno segnalato alla competente autorità amministrativa 5 soggetti quali assuntori di sostanze stupefacenti e, nella circostanza, hanno sequestrato complessivamente 1 grammo di cocaina, 6 di hashish e 4 di marijuana.

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