Bilancio, in aggiornamento nel corso della mattinata: tre morti, tre poliziotti feriti lievemente. Fra i morti una donna che, indosso un giubbotto esplosivo, si è fatta saltare in aria. Forse il terzo deceduto è Salah Abdeslam, il terrorista in fuga da venerdì. Sette fermati. Stando a fonti, veniva progettato dal gruppo di terroristi un attentato alla Défense, il ministero della Difesa francese.
Dalla notte, a St. Denis, quartiere di Parigi che è quello dello Stade de France per intendersi, sparatoria. Quartiere isolato, diversi poliziotti feriti, un palazzo all’attenzione degli agenti delle forze speciali, nel blitz iniziato alle quattro e mezza. Udita un’esplosione, poi, verso le sette, altre esplosioni ancora. Barricate nel palazzo alcune persone fra cui, con ogni probabilità, il presunto regista delle stragi di venerdì, Abdelhamid Abaaoud. Il sindaco del quartiere, con la prefettura, ha invitato i residenti a non uscire dalle loro case.
In Bangladesh è stato ferito a colpi di pistola un prete italiano, Piero Parolari di 50 anni. Il missionario era in bici, gli hanno sparato. Il 28 settembre, a Dacca, venne ucciso mentre faceva jogging il cooperante italiano Cesare Tavella, assassinio rivendicato dall’Isis.
Domanda di questo periodo: ma ai terroristi, chi manda le armi? Nella tabella, realizzata da Giorgio Beretta per OPAL Italia, ecco cosa vende l’Italia in termini di pistole e simili, nel mondo. Non significa che le armi vadano ai terroristi. Peraltro, si noti ad esempio la colonna riguardante il medioriente. E queste sono solo le esportazioni italiane.
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