Perso il primo, perso anche il secondo. Prima in Germania, poi in Grecia, l’affidamento dei lavori da parte di Tap (trans adriatic pipeline) per costruire tubi e impianti di acciaio al fine della realizzazione del gasdotto con approdo in Salento. L’Ilva di Taranto, che è dietro l’angolo rispetto all’approdo, ha perso anche il secondo appalto. Sarebbe stato necessario come il pane, ottenere un lavoro di simili dimensioni, tubi per 270mila tonnellate, cinquecento chilometri di lunghezza. L’Ilva lo ha perso: e sono due.