Alla fine sopraggiunge il compromesso. Tra Regione Puglia e le società Telenorba spa e Radionorba srl. Quest’ultima l’anno 2013 ottiene dal Tribunale di Bari, sezione di Rutigliano, decreto che ingiunge alla Regione di pagare 270.000,00 euro, oltre interessi legali e spese di procedura. I vertici politici regionali si oppongono, chiedendo l’annullamento e la condanna agli oneri di giudizio.
Le parti in causa depositano le memorie, il Giudice ammette “… prova testimoniale articolata della società opposta” e fissa la prima udienza al 3 marzo 2016.
Radionorba il giorno 3 luglio 2015 propone alla Regione la definizione bonaria della controversia. Alle seguenti condizioni: rinuncia al decreto ingiuntivo, abbandono del giudizio di contrasto da parte della Regione, compensazione integrale delle spese.
La Giunta regionale, pochi giorni fa, dice sì alla transazione ideata dalla radio privata di Conversano.
Anche Telenorba, due anni addietro, ottiene dal medesimo Tribunale barese il decreto ingiuntivo contro la Regione: essere rimborsata di 36.000,00 euro, più interessi moratori e competenze varie da liquidare in complessivi euro 21.433,00.
La Giunta regionale non ci sta e apre il contenzioso.
Telenorba il 3 luglio 2015 risponde inviando all’Avvocatura regionale proposta transattiva più o meno identica a quella di Radionorba.
Il presidente della Giunta Michele Emiliano e gli assessori deliberano a favore della conciliazione da sottoscrive con la tv privata di Conversano.
Radionorba e Telenorba sono stati assistiti dall’avvocato Gianluca Nocco, la Regione Puglia dall’avvocato interno Marina Altamura.
Leggendo i documenti, che è stato possibile visionare, non si evince l’oggetto alla base della richiesta di decreti ingiuntivi avanzata dalle due emittenti radiotelevisive.
Strano, trattandosi di provvedimento in capo a un Ente pubblico.