Di seguito un comunicato diffuso dal parlamentare Gianfranco Chiarelli, gruppo Conservatori e riformisti:
Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, la inaugurazione della piattaforma logistica nel porto di Taranto, il cui taglio del nastro è avvenuto per mano del ministro Delrio, è certamente un momento di crescita per un territorio che da tempo vive una crisi senza precedenti. Certo, però, ora che è pronto il contenitore attendiamo che vi siano anche i contenuti! Ci saremmo attesi qualcosa in più dal ministro circa le prospettive riferite al nuovo operatore portuale, che si attende dopo l’abbandono dei cinesi. Così come Delrio avrebbe dovuto essere più chiaro circa la ipotesi di un autorità portuale unica regionale. Tra il salomonico e il pilatesco ha evitato di dare risposte chiare limitandosi ad affermare che entrambi i porti di Bari e Taranto sono classificabili come “core port”. Comprendiamo l’imbarazzo del ministro che in mattinata di ieri ha ricevuto le pressanti sollecitazioni del sindaco di Bari, Decaro, notoriamente molto vicino a Renzi! Sia chiaro, se si sceglierà di avere una unica autorità portuale regionale quella dovrà essere a Taranto; non certo per ragioni campanilistiche, ma semplicemente per il dato di fatto, indiscutibile, che si tratta del porto pugliese che, già ora senza il transhippment, presenta in assoluto il maggior volume di traffici, oltre a vantare una posizione altamente strategica nel Mediterraneo. La questione Autorità Portuale fa il paio con quella della sede distaccata della Corte d’Appello di Taranto, legata peraltro alla paventata chiusura della sede di Lecce. Se spending review vuol dire tagli lineari a prescindere, allora è inutile aprire il dibattito. Ciò che però sembra sfuggire al governo è che accentrare le corti d’appello in unica sede regionale nei fatti aumenterà i costi anziché ridurli. E , inoltre aumenteranno costi e disagi per gli operatori e la utenza. Ma, evidentemente a Renzi e a Orlando della efficienza del sistema giudiziario importa poco, come dimostrano i tanti provvedimenti a macchia di leopardo varati in questi anni, senza mai mettere mano ad una seria riforma complessiva della Giustizia.
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Di seguito un comunicato diffuso da Michele Mazzarano, capogruppo Pd in consiglio regionale della Puglia:
“Il nuovo Piano nazionale della Logistica è una buona occasione per rendere semplice, razionale e competitivo il sistema portuale italiano. La scelta di fare di Taranto sede unica di Autorità Portuale in Puglia è una scelta saggia che riconosce la primazia del porto jonico. Apprendere che sono in corso interferenze campanilistiche tendenti a mettere in discussione tali scelte, è sconfortante”. Lo ha dichiarato Michele Mazzarano, Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, alla luce delle recenti dichiarazioni del Ministro Delrio, intervenuto ieri a Taranto in occasione della inaugurazione della Piastra logistica.
“La piastra Logistica inaugurata ieri dal Ministro Del Rio è l’ennesima dimostrazione di forza e attrazione – ha aggiunto Mazzarano – che unito agli ulteriori interventi infrastrutturali e tecnologici in via di completamento, rendono il porto jonico ancora più competitivo agli investitori nazionali ed esteri. Il Governo acceleri le trattative e le decisioni per individuare gli armatori più idonei al porto di Taranto, e decida di metterli nelle condizioni migliori per scegliere Taranto. Quanto alle scelte sui caratteri dell’Autorità di Sistema pugliese e sulla sua sede – conclude Mazzarano – il Ministro e il Governo decidano secondo criteri coerenti con lo spirito del nuovo piano e secondo i requisiti oggettivi dei porti pugliesi, evitando di cedere a ingerenze politiche di tipo localistico”.
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Di seguito un comunicato diffuso da Renato Perrini, consigliere regionale della Puglia (gruppo Conservatori e riformisti):
La mia sottoscrizione di una mozione presentata da tutti i consiglieri dell’area ionica nasce non solo da una piena condivisione degli obiettivi che si prefigge, ovvero l’impegno della giunta regionale per l’attivazione di voli turistici e di linea dall’aeroporto Arlotta di Taranto-Grottaglie, ma rappresenta una ulteriore tappa di un percorso da tempo avviato dai Conservatori e Riformisti. Non più di qualche settimana fa, infatti, gli onorevoli Gianfranco Chiarelli e Cosimo Latronico hanno visitato lo scalo ionico e sollecitato in quella occasione Aeroporti di Puglia a realizzare tutte le opere necessarie per garantire le migliori condizioni per attirare a Grottaglie operatori disponibili ad attivare voli turistici. Non casuale la presenza dell’on.le Latronico, che proviene da Matera; l’Arlotta può, e deve, essere l’aeroporto dello Jonio, al servizio di un bacino di utenza che va dal Salento all’alta Calabria e alla Basilicata. Non si comprende quali ostacoli impediscano ancora di portare a compimento questo progetto che, per contratto, vede il concessionario, Aeroporti di Puglia, impegnato a gestire in modo uniforme tutti gli scali pugliesi ad esso affidati. Non si venga ancorsa a parlare di vocazione cargo, nè di generica disponibilità a favorire eventuali compagnie interessate allo scalo ionico. Ben altro impegno è stato assunto nei confronti di compagnie low cost che viaggiano da Bari e da Brindisi. Dunque Emiliano, che in campagna elettorale ha assunto precisi impegni a riguardo, faccia chiarezza in modo definitivo e dica come intenda procedere.