Centoventimila euro percepiti indebitamente in cinque anni. Con questo addebito la docente universitaria Marina Musti è stata gravata della sospensione per nove mesi dall’insegnamento, nonché del sequestro di beni (un immobile) disposto dalla magistratura. La donna deve rispondere di falso, truffa e violenza morale: secondo l’accusa, svolgeva il lavoro di medico del lavoro, insieme a quello di docente universitaria, ma l’università di Bari non lo sapeva.