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Bari: nuovo modello per cinema e teatri come spazi di comunità Convegno promosso da Agis e Anec, svolto al palazzo ex Poste

foto convegno cinema bari

foto convegno cinema bariDi seguito un comunicato diffuso da Agis e Anec:

“Il nuovo pubblico tra lo schermo e la scena” è il titolo della Giornata di studio che si è svolta a Bari nel Centro Polifunzionale per studenti Ex Palazzo delle Poste, promossa dall’AGIS e dall’ANEC di Puglia e Basilicata con il sostegno dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia nell’ambito del “Programma delle Attività Culturali per il triennio 2013-2015”.
L’iniziativa, che ha avuto l’obiettivo di individuare un nuovo modello per cinema e teatri come spazi di comunità, si è svolta in due sessioni.
Nella sessione mattutina, intitolata “Le sale cinematografiche come luogo per la comunità”, sono state analizzati gli sviluppi e le proposte normative, le opportunità di riconversione ed innovazione dei luoghi della cultura offerte dalla nuova programmazione regionale e nazionale. Sono state inoltre analizzate le politiche regionali e nazionali su cui fare leva per favorire la riqualificazione delle sale cinematografiche e culturali in luoghi innovativi, valutando opportunità, aspetti controversi e necessità delle imprese.
Ad aprire la Giornata di studio, moderata da Francesca Rossini, Direttore dell’AGIS di Puglia e Basilicata, è stato Giulio Dilonardo, Presidente ANEC Puglia e Basilicata. “Solo la coesistenza di più interventi può riuscire a salvaguardare le sale cinematografiche attraverso investimenti strutturali, una fiscalità adeguata (abolizione dell’IMU) e una politica concentrata sulle attività che metta al centro le imprese, si confronti con i territori e le amministrazioni creando un’attività di coordinamento con la Regione Puglia che è mancata negli ultimi anni”.
Un notevole contributo nella nuova programmazione nelle sale cinematografiche è arrivato dalle Film Commission. Quella pugliese in particolare ha creato una sorta di “sistema cinema Puglia” grazie all’esperienza virtuosa dell’Apulia Film Commission. Maurizio Sciarra, Presidente dell’AFC ha richiesto un tavolo permanente di consultazione nell’ambito del Programma Operativo 2014-2020. “In Italia da troppi anni il pubblico è sempre quello. Il primo obiettivo è creare il consumo culturale e in questo senso un contributo può venire dalla formazione del giovane pubblico nelle scuole”.
Degli interventi di sostegno per la riqualificazione dei luoghi dello spettacolo previsti nel Programma Operativo 2014 2020 ha parlato Pasquale Orlando, Dirigente della Regione Puglia per l’Attuazione del Programma. “Abbiamo previsto interventi che riguardano la cultura e aiuti agli operatori dell’industria culturale che nei prossimi mesi saranno dettagliati con specifici avvisi pubblici, affinché si possano realizzare strategie di sviluppo”.
Bisogna puntare dunque ad intraprendere un’azione che riposizioni la fruizione del cinema in sala come momento centrale nella vita sociale e culturale delle città e delle numerose comunità locali. “Le sale cinematografiche possono rimanere sul mercato attraverso il miglioramento delle strutture ma anche della compagine sociale”, ha detto Sabino Persichella Amministratore Unico di Puglia sviluppo. “Come Puglia Sviluppo siamo già intervenuti nella vecchia programmazione e lo faremo anche nella nuova”.
Nel conteso di nuove definizioni e modelli per le sale cinematografiche e i teatri come spazi della comunità, i cinema d’essai dalla loro nascita costituiscono i principali presidi culturali. E’ quanto ha affermato Domenico Dinoia, Presidente Nazionale della FICE che ha sottolineato l’importanza della cultura in questo momento storico e culturale per ricreare la convivenza civile.
Una particolare attenzione è stata rivolta al Convegno verso la produzione di film italiani ed europei di recente toccati dalle difficoltà di mercato. Martha Capello, Presidente dell’Associazione Giovani Produttori Cinematografici componente di Agis ha annunciato a tale proposito il meeting che si terrà dal 9 al 13 marzo a Matera dove si incontreranno produttori ed esercenti per parlare del prodotto cinematografico.
Sulle politiche e gli strumenti di attuazione per raggiungere tali obiettivi si è soffermata l’Assessore all’Industria Culturale e Turistica e dello sviluppo economico, Loredana Capone. “Oggi la nostra sfida è continuare a lavorare perché la cultura continui ad essere un bene in sé ma anche capace di dare occupazione e mantenere nel tempo l’attenzione sullo sviluppo culturale. A tale proposito a breve sarà pronto un bando per sostenere le sale cinematografiche che all’interno della città possono offrire diverse attività culturali in modo più flessibile. La creatività non è solo capitale sociale ma un volano per l’economia. Le imprese creative e culturali possono incidere significativamente sul PIL di una regione in tutti i settori produttivi ma affinché questo avvenga bisogna migliorare la cultura d’impresa, i servizi a supporto e fare rete. Indispensabile a questo riguardo è coinvolgere i comuni che con la rete di servizi e infrastrutture possono dare un concreto contributo all’aumento dei fruitori finali di attività culturali così come estremamente utile è il ruolo del commercio che con pacchetti integrati può far rete con gli operatori di cinema e teatro. Noi intendiamo promuovere il complesso di questo sistema integrato”. “Il bando per le sale cinematografiche sarà uno strumento unico rispetto agli interventi attualmente in essere delle altre Regioni”, ha commentato Francesca Rossini che ha puntato l’attenzione anche sul ruolo del cinema come una vera e propria industria culturale, dove la sala cinematografica rappresenta l’identità sociale di un territorio e di una comunità, luogo di aggregazione di vecchie e giovani generazioni.
Nella sessione pomeridiana della Giornata di studio, moderata da Roberto Ricco, manager culturale, e intitolata “Una nuova visione per le sale cinematografiche e teatrali”, sono state analizzate le prospettive maturate in questi ultimi anni di crisi che ha toccato anche la cultura. Inoltre si è parlato della chiusura delle sale urbane e delle politiche di valorizzazione dei centri storici. Di fronte a queste tendenze è necessario dare alla programmazione di cinema e teatri nuovi obiettivi per lo sviluppo integrato di rinnovate funzioni sociali, educative e di promozione del territorio. Hanno portato i loro contributi Anna Cammalleri, Dirigente Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Paolo Ponzio, Vice Presidente Teatro Pubblico Pugliese, Gian Maria Greco, Associazione Poiesis, Francesco Maggiore, Presidente Fondazione Dioguardi, Clara Cottino, Presidente Sezione spettacolo dal vivo – Agis Puglia e Basilicata.


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