Uno a Brindisi, quattro a Francavilla Fontana. Sono i furgoni incendiati la notte scorsa nella provincia. L’origine dolosa per ciascuno di questi incendi è praticamente da escludere, indaga la polizia.
Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:
Era la mattina del 1° ottobre 2015, quando ORLANDO Giuseppe, classe 1975 di Taranto, si era introdotto negli uffici dell’Ispettorato del Lavoro, in via Appia, con il pretesto di fare propaganda religiosa tentando poi di fare man bassa dei beni lasciati incustoditi nei vari uffici dai dipendenti pubblici.
Aveva atteso che un’impiegata, dopo aver lasciato la sua borsa in un armadio, si allontanasse temporaneamente dal posto di lavoro per qualche istante per avvicinarsi al mobile e sottrarre il contenuto della borsa incustodita, ma l’improvviso ritorno della vittima costringeva l’uomo a compiere usare violenza nei confronti della donna, spintonandola con forza, al fine di guadagnare la fuga con il bottino.
L’intensa attività di indagine ha permesso di giungere all’identificazione di ORLANDO Giuseppe grazie a riscontri incrociati in relazione ad alcuni oggetti (una ricevuta sisal, un’agendina, ecc.) abbandonati mentre si allontanava dagli uffici dell’Ispettorato del Lavoro e al successivo riconoscimento fotografico anche da parte di un altro collega della vittima.
A Taranto, questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno eseguito l’ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica, traendo in ORLANDO Giuseppe che, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Taranto.
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A Fiumicino (RM), i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana, in collaborazione con il personale della Polaria, al termine delle operazioni di estradizione, hanno proceduto all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di RISONOLA Daniele, classe 1975 di Oria, già catturato dalla polizia tedesca lo scorso 23 dicembre 2015, in esecuzione di mandato di arresto europeo.
RISONOLA, infatti, si era rifugiato in Germania, paese a lui ben noto, pensando di sfuggire alla cattura. Lo stesso si era reso irreperibile il 16 novembre 2015 quando finirono in manette altre 14 persone in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, per concorso in traffico e detenzione illeciti di quantità ingenti di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegali di arma da fuoco, ricettazione, nonché rapina in abitazione.
L’uomo è ora ristretto presso la casa circondariale “Rebibbia” di Roma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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I carabinieri della stazione di Oria hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Brindisi nei confronti di DELL’ERBA Giovanni, classe 1977 di Oria.
L’uomo deve espiare la pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione, per bancarotta fraudolenta aggravata, accertato in Brindisi il 15 giugno 2007.
Dopo le formalità di rito, DELL’ERBA Giovanni è stato condotto nel carcere di Brindisi.