Tre veicoli controllati dai carabinieri e i militari hanno maturato questa convinzione: i 33 lavoratori, fra cui 20 romeni, erano vittime del caporalato. Così sono stati denunciati in quattro: tre di essi sono di Ginosa e sono i titolari della ditta e proprietari del veicolo, nonché il padre; il quarto denunciato è un romeno, conducente del mezzo sequestratp. Secondo quanto i militari ritengono di avere appurato, i 13 braccianti a bordo di quel mezzo venivano condotti nei campi a lavorare dieci ore al giorno, per una paga giornaliera di 35 euro. Dai quali dovevano esserne sottratti due da corrispondere per il viaggio.