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Pulsano: rilievi della Corte dei conti, “l’amministrazione comunale prende solo un provvedimento-tampone” Secondo il Pd "serve solo a rinviare di qualche tempo il disastro"

comune pulsano

Di seguito un comunicato diffuso dal Pd di Pulsano:

Nell’ennesimo Consiglio Comunale monotematico tenutosi sabato 16 gennaio convocato sull’ennesimo richiamo della Corte dei Conti in merito alle gravi criticità del bilancio comunale pulsanese si è evidenziato l’atteggiamento surreale dell’amministrazione Ecclesia che, pur prendendo atto della situazione debitoria grave dell’Ente, piuttosto che prendere di petto la questione e avviare, come esplicitamente richiesto dai magistrati contabili, un sacrosanto piano di riequilibrio dei conti, si è limitata ad un altro provvedimento tampone che serve solo a rinviare di qualche tempo il disastro. Per l’amministrazione basterà, infatti, riaffidare nuovamente la riscossione delle imposte evase ad una azienda esterna e tutto dovrebbe risolversi. Purtroppo, come hanno tenuto a sottolineare le consigliere comunali Cristina Tomai Pitinca e Anna Salamida nei loro interventi in Consiglio, non è così. Del resto, lo scrive la Corte dei Conti, per la quale la grande parte dei crediti che provengono da tasse non pagate sono ormai inesigibili, e, in fondo, lo ammette l’amministrazione stessa che non sa calcolare con esattezza quante risorse ritorneranno in bilancio in questa maniera e perciò se il provvedimento potrà risolvere i problemi di liquidità e di deficit.

Arrivati a questo punto, la vicenda del bilancio del Comune di Pulsano diventa tutta politica. La realtà è che l’amministrazione Ecclesia si è ormai resa conto del baratro e stia tentando solo di guadagnare tempo. Un atteggiamento poco coscienzioso in quanto, in questa faccenda, non è solo in gioco l’avvenire politico dei membri della maggioranza, ma soprattutto il futuro di una comunità intera. Al Sindaco Ecclesia e al suo assessore al bilancio Laterza chiediamo come mai in questi dieci anni non abbiano provveduto ad attivare tutti gli strumenti a disposizione dell’ufficio tributi per riscuotere le imposte e solo adesso, dopo questa seconda lettera di richiamo della Corte, ricorrano con affanno ai ripari; chiediamo come mai, pur nella consapevolezza della mancanza di entrate, abbiano comunque avvallato e continuino ad avvallare spese eccessive dell’Ente per consulenze esterne e incarichi legali; chiediamo se si siano mai chiesti quanto abbia inciso sull’evasione delle tasse comunali a Pulsano il fatto che la loro amministrazione abbia portato tutte le imposte al massimo proprio nel momento di maggior peso della crisi su famiglie e commercianti, a fronte, del resto, di servizi scarsi; chiediamo, infine, chiediamo come mai fino a poco tempo fa, seguaci del leader di Forza Italia che da premier giustificava chi non pagava le tasse e il cui governo è stato campione dei condoni a favore degli evasori, non abbiano mai sollevato la questione dell’evasione e adesso, tutto ad un tratto, ravvedendosi, dicono che l’evasione va combattuta strenuamente.

Queste, dunque, le grosse responsabilità politiche della giunta e della maggioranza di centrodestra che governano Pulsano. Adesso, nel momento di loro maggiore difficoltà, giustificare l’incapacità nel gestire la cosa pubblica affermando che i pulsanesi siano in gran parte evasori fiscali, ci sembra un comportamento becero, un insulto alla gente onesta del paese che rigettiamo con forza. Piuttosto, dal Sindaco Ecclesia e dall’assessore Laterza ci saremmo attesi un atteggiamento consono alla loro maturità politica: ammettere pubblicamente che il baratro dei conti pubblici è solo il risultato prodotto da anni di controllo ballerino dei bilanci e di finanza creativa. Finalmente dal 2016 non si potrà più spendere se non si avrà in cassa la liquidità necessaria: vedremo come faranno!


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