Di seguito il comunicato diffuso da Michele Mazzarano, capogruppo Pd in consiglio regionale della Puglia e, a seguire, il comunicato congiunto di Gianfranco Chiarelli e Renato Perrini, rispettivamente coordinatore e vicecoordinatore provinciale per Taranto dei Conservatori e riformisti:
“Esprimo la mia solidarietà personale e la mia vicinanza politica a Luciano De Gregorio per il vile gesto intimidatorio subito la scorsa notte”.
Lo dichiara il Capogruppo del Pd alla Regione, Michele Mazzarano, sulla vicenda notturna dell’incendio dell’auto di Luciano De Gregorio, ex Assessore della Provincia di Taranto e attuale dirigente provinciale del Partito Democratico.
“Alle porte della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Statte, – prosegue Mazzarano – atti intimidatori come l’incendio dell’automobile di un protagonista della vita pubblica locale, devono destare preoccupazione per i rischi che può correre la competizione elettorale. Quando il conflitto politico raggiunge tali livelli di esasperazione, è l’intera comunità locale a pagare un prezzo alto. Sono certo – conclude Mazzarano – che le forze dell’ordine sapranno garantire la necessaria sicurezza a De Gregorio, alla sua famiglia e all’intera comunità stattese”.
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Apprendiamo del grave atto intimidatorio ai danni del dirigente provinciale del Partito Democratico, Luciano De Gregorio, a cui ignoti hanno danneggiato l’auto dandole fuoco.
Viene dato per molto probabile lo scopo intimidatorio del vile gesto, collegato, probabilmente, anche alla recente ufficializzazione della candidatura dell’ex assessore provinciale, a sindaco di Statte.
Nel mentre auspichiamo che gli autori siano al più presto individuati ed assicurati alla giustizia, esprimiamo, a nome dei Conservatori e Riformisti della provincia di Taranto, la nostra solidarietà e vicinanza a De Gregorio.
E’ nostra convinzione che tutto il sistema politico saprà reagire nel modo giusto, operando tutti insieme perché il confronto politico, soprattutto con l’approssimarsi delle prossime consultazioni amministrative, non sia occasione di scontro e di atti di pura violenza, come quello che siamo costretti oggi a registrare.