Il sovrintendente della fondazione, Biscardi, oggi ha portato le carte alla procura di Bari. Ha detto che la fondazione è una casa di vetro. Prima di lui, però, aveva portato le carte, a un’altra procura, quella di Roma, il deputato Giuseppe Brescia. Il quale ha fatto scoppiare il caso delle assunzioni di macchinisti. Cioè, i nomi degli assunti, stando a una lettera anonima arrivata settimane fa a Brescia, erano conosciuti già da settimane prima della chiusura del concorso, per l’appunto.
Diffuso da Giuseppe Brescia, parlamentare, gruppo M5S:
Strano ma vero, come avevamo previsto e denunciato da tempo il bando per macchinisti di cui avevamo chiesto la sospensione sia a Carofiglio che Biscardi, che invece hanno preferito rimanere inermi, si è concluso con la vittoria di alcuni nomi che già lavoravano con la Fondazione e che, secondo alcune denunce anonime che abbiamo già depositato in Procura, sarebbero parenti, amici o nipoti di alcune figure dentro o vicino agli ambienti del Petruzzelli.
Sapendo dell’indagine #PetruzzelliPulito che ho personalmente avviato da oltre due anni alcuni cittadini mi hanno inviato una segnalazione anonima specificandomi addirittura i nomi e le presunte parentele con alcuni collaboratori o funzionari della Fondazione, di coloro che avrebbero vinto e, strano ma vero, molti nomi coincidono con gli effettivi vincitori.
Anche se al bando avessero partecipato solo queste persone il sospetto è che, oltre ai requisiti richiesti oltremodo restringenti che avevamo denunciato in tempi non sospetti, si sia creato un clima intimidatorio o di scoraggiamento. Ci chiediamo se a questo punto sia una coincidenza che da anni solo queste persone abbiano i requisiti per collaborare con il politeama barese, ma questo non sta a me stabilirlo, lo faranno gli inquirenti.
Quello che è certo è che questa volta avevamo denunciato in tempo utile questi bandi “sospetti” di conseguenza questa volta sia il Presidente Carofiglio che Biscardi erano quindi perfettamente in grado di intervenire. A questo punto vorremmo capire a che gioco stiamo giocando: chiediamo ai responsabili della Fondazione se ora, almeno in base a queste “strane coincidenze” non si intenda annullare queste procedure e le relative graduatorie provvisorie.
Dal canto mio ho già depositato una interrogazione parlamentare a riguardo e altre ne seguiranno perchè le mie denunce che continuano ininterrotte da anni, nonostante le minacce che mi sono arrivate a qualsiasi livello anche istituzionale, non sono finite qui.