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Martina Franca: depuratore sequestrato. Il sindaco, abbiamo sempre lavorato per la soluzione del problema M5S: bene il sequestro. Presa di posizione CoR, ancora una volta la politica è stata superata dalla magistratura

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Di seguito il comunicato diffuso dall’amministrazione comunale di Martina Franca, a seguire la dichiarazione diffusa da Giovanni Basta coordinatore Conservatori e riformisti di Martina Franca e, ancora a seguire, in formato pdf, il comunicato diffuso dal gruppo Martina in movimento:

In merito al sequestro preventivo dell’impianto di depurazione delle acque reflue, gestito dall’Acquedotto Pugliese, il Sindaco di Martina, Franco Ancona ha rilasciato questa dichiarazione:

“L’attività di questa Amministrazione Comunale è stasa sempre tesa, sin dal suo insediamento, alla risoluzione della problematica del depuratore e del recapito finale delle acque reflue.

 Il Comune di Martina, in questi 3 anni, ha sempre e costantemente sollecitato tutti gli Enti preposti, nessuno escluso, a una maggiore sollecitazione, al fine di effettuare sia un intervento di adeguamento all’impianto depurativo, sia la soluzione del problema dello scarico finale.

Sono numerose le azioni di impulso e stimolo (con lettere ufficiali e per le vie brevi) posse in essere dall’Amministrazione Comunale verso l’Acquedotto Pugliese, la Regione Puglia, l’Autorità Idrica, l’Autorità di Bacino e l’Arpa.

L’ultima sollecitazione da parte del Comune di Martina, risalente al 22 gennaio scorso, in cui si chiede, con urgenza, la  convocazione  di una specifica Conferenza di Servizi è, ad oggi, in attesa di risposta.

L’Amministrazione Comunale continuerà ad impegnarsi, senza pausa, sin quando non sarà risolta definitivamente la questione”.

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Ancora una volta la politica viene superata dalla magistratura. Il sequestro del depuratore delle acque reflue di Martina Franca e lo scarico dell’impianto, in località Pastore, rappresenta l’ennesima riprova di una gestione fallimentare delle politiche regionali dell’era Vendola. Politiche che, purtroppo, non lasciano intravedere elementi di discontinuità da parte dell’attuale amministrazione Emiliano. Le vicende oggi all’attenzione della giustizia risalgono a diversi anni fa e sono state più volte oggetto di nostre sollecitazioni.  In particolare l’on.le Gianfranco Chiarelli, all’epoca consigliere regionale, ha più volte segnalato la necessità di interventi strutturali che ponessero l’impianto in condizioni di esercizio sicure. Tutto, come sempre, inascoltato. Anche le recenti indicazioni del nostro gruppo consiliare alla regione non hanno trovato riscontro da parte di Emiliano. Mentre è doveroso attendere che la giustizia faccia il suo corso, in riferimento ad ogni responsabilità, è urgente l’immediato intervento di messa in sicurezza, al  fine di ridurre le gravi conseguenze che l’inadeguatezza dell’impianto ha già prodotto in questi anni, inquinando profondamente la falda acquifera e mettendo a rischio la tenuta idrogeologica della intera Valle d’Itria.

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sequestro depuratore Martina Franca-1

 

 

 

 

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