Anche Taranto si candida a smaltire l’acciaio della Costa Concordia. La Confindustria ionica prende l’iniziativa di mettere insieme le imprese per dare luogo al concorso per lo smaltimento, se lo contendono cinque organizzazioni e quella ionica ritiene di avere le carte in regola per l’acquisizione di un così rilevante lavoro. A parte Piombino che si trova praticamente di fronteal Giglio e dunque al luogo del naufragio della nave, è il porto di Taranto ad avere le carte in regola per poter ospitare il relitto, con un fondale di sedici metri come richiesto. In più, la prossimità con l’Ilva darebbe anche luogo ad una filiera praticamente a chilometro zero, fra acciaio smaltito e da lavorare.